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Diecimila presenze in 5 mesi sul Cammino del Gran Sasso, invertita la rotta del turismo mordi e fuggi 

Il bilancio del primo anno di attività dell’associazione costituita da una decina di operatori, che ha dato vita a questo nuovo itinerario lungo 60 chilometri attraverso cinque tappe

Pubblicato:05-12-2023 17:17
Ultimo aggiornamento:05-12-2023 17:17
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SANTO STEFANO DI SESSANIO (AQ) – Numero di presenze quasi quattro volte superiore a quello degli arrivi, il che significa che ciascun turista è rimasto quattro notti nelle strutture del comprensorio contribuendo a invertire la rotta di un turismo mordi e fuggi e, soprattutto, circoscritto ai mesi estivi o ai pochi in cui si scia. È uno dei risultati più significativi del Cammino del Gran Sasso, resi noti domenica a Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) in occasione del primo anno di attività dell’associazione costituita da una decina di operatori che ha dato vita a questo nuovo itinerario lungo 60 chilometri attraverso cinque tappe.

La nascita del Cammino ha portato con sé grande eco mediatica, grazie ad una sapiente e mirata attività di promozione su canali di settore, tra cui i seguitissimi Cammini d’Italia, Appennino.tv e Italia di Mezzo, restituendo valore al territorio

A tracciare il bilancio del primo anno sono stati il presidente dell’associazione Il Cammino del Gran Sasso Federico Ciocca, il presidente del Gal Gran Sasso Velino, che ha finanziato il progetto attraverso un bando, Paolo FedericoAndrea Lolli, guida alpina che ha contribuito al tracciamento dei sentieri, e Roberta Ianni, guida turistica e gestore del Centro visite di Santo Stefano.


Annunciata anche l’adesione al Cammino di Sextantio-Albergo diffuso, dove peraltro si è svolta la serata, che ha portato i propri saluti e ha ricevuto l’insegna con il direttore Simone Marigliani.

Alla presenza dei sindaci dei comuni attraversati dal Cammino, Fabrizio D’Alessandro di Barisciano, Fabio Santavicca di Santo Stefano di Sessanio, Paolo Baldi di Calascio, Matteo Pastorelli di Castel del Monte e dell’assessore al Turismo del Comune dell’Aquila Ersilia Lancia, sono stati illustrati nel dettaglio i risultati raggiunti in pochi mesi dal Cammino: 2.475 arrivi e 9.900 presenze da maggio a settembre – dato considerato per difetto perché il Cammino può essere percorso anche in autonomia e tanti lo hanno fatto senza registrarsi o ritirare le credenziali – , 51% di presenze in strutture alberghiere e 49% in strutture extra-alberghiere, 18mila accessi al sito del Cammino e 185mila impression.

Interessante anche notare come il 65% del traffico sul sito è organico e il 20 per cento del traffico arrivi dall’estero, in particolare Irlanda, Svizzera e Germania.

“Per tanti anni, nei miei articoli e nelle mie guide, ho scritto che i sentieri del Gran Sasso sono molti, bellissimi e in grado di attirare camminatori con capacità molto diverse. Ho anche ricordato la mancanza di un’alta via o di un trekking capace di consentire un viaggio a piedi di più giorni, e di spingere gli escursionisti a fermarsi per la notte (e quindi a spendere un po’ di soldi) nei paesi. Il Cammino del Gran Sasso, che nella scorsa estate ha iniziato a essere percorso e apprezzato, colma questa lacuna”, ha detto in un messaggio Stefano Ardito, giornalista, scrittore, documentarista e alpinista, noto per le sue guide dedicate a itinerari e sentieri.

“Qui, al contrario che in altre zone dell’Abruzzo, la scommessa della ‘Regione dei Parchi’ è stata in buona parte vinta. Il merito, più di noi che amiamo il Gran Sasso da lontano, e lo frequentiamo saltuariamente, è proprio di chi ha scelto di restare e lavorare sul territorio”, ha aggiunto Ardito.

La giornata di “Un anno in…Cammino” ha visto anche la partecipazione dei produttori del territorio con le loro eccellenze enogastronomiche: Anna Ciccozzi con la cipolla di Bagno, nuovo Presidio Slow Food, Matteo Griguoli con il fagiolo di Paganica, Ettore Ciarrocca con la lenticchia di Santo Stefano, Manuela Tripodi con il formaggio pecorino canestrato di Castel del Monte, Marinella Della Rovere con i salumi di maiale nero, Bice Coletti con il vino rosato di Ofena e Michele Morelli della latteria Da Carolina e Gina.

 Il Cammino del Gran Sasso è un progetto finanziato dal Gal Gran Sasso-Velino. Il partenariato nato nel 2021 dall’unione tra albergatori, ristoratori e imprenditori del posto si è aggiudicato il bando nell’ambito della Misura 19-Sostegno allo sviluppo locale Leader di tipo partecipativo – sottomisura 19.2 – rivolta al turismo sostenibile.

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