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Il 5 ottobre è la Giornata mondiale del docente. Bianchi: “Figura di riferimento per i ragazzi”

La ricorrenza è stata istituita nel 1994. I presidi: "Ruolo essenziale, gli insegnanti meritano di più". I sindacati: "Il prossimo Governo investa di più sull'istruzione"

Pubblicato:05-10-2022 14:07
Ultimo aggiornamento:05-10-2022 14:07
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stipendi insegnanti
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ROMA – Il 5 ottobre si celebra la Giornata mondiale del docente. Dal 1994, con la collaborazione dell’Unesco, dell’Organizzazione internazionale del lavoro e di Education International, in questo giorno si celebra la figura dell’insegnante, ricordandone l’importanza del ruolo, i progressi ottenuti nel campo educativo e i traguardi ancora da raggiungere in tutto il mondo.

IL MESSAGGIO DEL MINISTRO BIANCHI

“Nella Giornata di oggi voglio ringraziare tutti i nostri docenti, che, in quest’epoca digitale, sono sempre di più persone di riferimento per i nostri ragazzi. I docenti non solo diffondono il sapere e la conoscenza: aiutano studentesse e studenti a crescere liberi e responsabili”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in riferimento alla Giornata mondiale del docente che si celebra oggi.

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FLC-CGIL: “NON SIA SOLO UNA RICORRENZA”

“Oggi ricorre la giornata mondiale degli insegnanti promossa, a partire dal 1994, dall’Unesco, dall’Organizzazione internazionale del lavoro e da Education International, la federazione che riunisce le organizzazioni di insegnanti e di altri dipendenti dell’istruzione di tutto il mondo. Gli insegnanti sono il ‘cuore pulsante dell’educazione’ come recita uno degli slogan della giornata di quest’anno e proprio oggi, dopo gli anni segnati dalla pandemia e il suo enorme impatto sulla scuola, meritano più che semplici ringraziamenti per quello che hanno affrontato e per il lavoro che fanno ogni giorno”. È quanto dichiara in una nota la Flc-Cgil.

“Per celebrare realmente il ruolo essenziale dei docenti nello sviluppo di ogni società, i governi di tutto il mondo devono impegnarsi ad aumentare gli investimenti in sistemi di istruzione pubblica di qualità, garantire i diritti e le buone condizioni di lavoro per gli insegnanti e per tutto il personale scolastico, e rispettare gli insegnanti e la loro esperienza pedagogica. Per questo – continua il sindacato – chiediamo al prossimo Governo e al prossimo Parlamento, di investire maggiori risorse nell’istruzione e dare fin da questo rinnovo contrattuale quel segnale di attenzione e quel riconoscimento che il personale della scuola e, i docenti in particolare, aspettano da tempo”, conclude la Flc-Cgil.

I PRESIDI: “RUOLO DOCENTI ESSENZIALE, MERITANO DI PIÙ”

“I docenti, non mi stancherò mai di ricordarlo, rivestono un ruolo essenziale nella società. A loro affidiamo quotidianamente il nostro futuro, cioè i nostri figli“. A dichiararlo in una nota è Antonello Giannelli, Presidente Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola)

“Però non basta ringraziarli – sottolinea Giannelli – ora è più che mai necessario riconoscere la loro professionalità e il loro ruolo. E questo si può fare iniziando a retribuirli in maniera adeguata e creando una vera e propria carriera docente. Istituendo un vero Middle Management, inoltre, potremo riconoscere e remunerare il fondamentale contributo organizzativo dei collaboratori del dirigente”.

“La complessità del mondo in cui viviamo rende anche necessaria una campagna di aggiornamento continuo sulla didattica e sulla docimologia – continua il presidente Anp – I nostri docenti devono essere messi in grado di affrontare con la massima competenza i repentini cambiamenti che attraversano la collettività per guidare i nostri giovani e renderli consapevoli e autonomi. La scuola è il luogo principe in cui accogliere e governare le sfide tecnologiche e sociali e per fare questo occorre una revisione di strumenti, metodi e contenuti da mettere a disposizione dei nostri docenti”.

La nota del rappresentante dei dirigenti scolastici prosegue: “Conosciamo bene il grande senso del dovere che caratterizza chi lavora nelle scuole, ma non è giusto continuare ad approfittarne. Siamo come sempre disponibili a riflettere e a progettare, insieme al prossimo Governo e al prossimo ministro dell’Istruzione, una scuola nuova, aperta al futuro e nella quale i docenti siano i protagonisti del cambiamento. Ne parleremo anche il prossimo 22 novembre, durante l’importante convegno annuale che stiamo organizzando a Roma”.

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