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Pietro Castellitto: “Ho provato a non fare film con papà, ma non ce l’ho fatta”

Il giovane autore in Concorso a Venezia 80 con 'Enea': "Racconto il desiderio di sentirsi vivi"

Pubblicato:05-09-2023 18:05
Ultimo aggiornamento:06-09-2023 10:28

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LIDO DI VENEZIA – “Enea è un film sul desiderio di sentirsi vivi. Questo personaggio vuole sentire dentro di sé il movimento della vita. Tutti i personaggi ci provano e da qui si genera un conflitto. Poi ci sono i ristoranti elitari, un certo mondo elitario, ma quel desiderio di sentirsi vivi non è elitario, è trasversale a tutte le generazioni, a tutti gli ambienti e a tutte le epoche”. Così Pietro Castellitto presenta ‘Enea’, in concorso all’80esima Mostra del Cinema di Venezia, da lui scritto e diretto. Il giovane regista torna al Lido dopo ‘I predatori’ (film d’esordio presentato nella sezione ‘Orizzonti’). Nel film – prodotto da Luca Guadagnino per Frenesy insieme a Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures (società del gruppo Fremantle) – “racconto il conflitto borghese (già raccontato ne ‘I predatori’, ndr), ma volevo svincolarmi dal cliché per cui la famiglia borghese apatica genera figli nichilisti. Enea per me è un eroe romantico.
Il suo disagio consiste nel provare ad essere all’altezza delle sue ambizioni
. E per sentirsi vivo, con Valentino, inventa la propria guerra”, ha sottolineato Pietro Castellitto, che per il film ha chiamato all’appello quasi tutta la sua vera famiglia.

Oltre a suo fratello Cesare e a sua sorella Maria, recita al fianco di suo padre Sergio. “Ho provato in tutti i modi a non fare un film con mio padre, ma non ce l’ho fatta. Interpreta il padre di Enea, Celeste. Aveva le stesse frequenze ironiche ed emotive di mio padre e che nessuno avrebbe potuto cogliere se non lui. Forse Adam Driver”, ha detto Castellitto, seminando risate in sala per la battuta (in riferimento al dibattito aperto da Pierfrancesco Favino sulla scelta di attori internazionali per interpretare personaggi italiani, come nel caso di Driver per ‘Ferrari’Venezia 80, Favino: “Attori stranieri per ‘Ferrari’, è appropriazione culturale”). “Io vado a dormire tardi e lui molto presto. L’ho chiamato all’una di notte per chiedergli di fare questo film. Lui mi ha mandato ‘a quel paese’ ed ha riattaccato. Era un sì. Abbiamo lavorato con serenità, è stato un modo per capirci ancora di più”, ha ricordato Pietro.

“Qualche tempo prima di quella telefonata ero andato su Imdb (un archivio cinematografico online, ndr) e ho visto che mi sono stati accreditati 99 film”, ha spiegato Sergio Castellitto. “Quando Pietro mi ha proposto il film ho pensato che con ‘Enea’ sarebbero diventati 100. Mi è sembrato un segno amorevole. Il film – ha proseguito Castellitto senior – l’ho fatto come tutti gli altri: ho seguito il suo percorso e quando potevo l’ho tradito mettendo bombe, che sorprendono il regista”. Per papà Sergio, emozionato per il figlio, ‘Enea’ “non è il secondo film di Pietro, è la chiusura di una trilogia. Prima ha fatto ‘I predatori’ poi il libro ‘Gli iperborei’ e ora Enea“, ha detto. “Mi ha appassionato il sentimento che Pietro ha messo in queste due stagioni dell’esistenza. C’è una generazione di adulti che sono persone molto perbene però crepati dentro, falliti. E i giovani hanno ancora la forza di essere romantici e tragici: questo li rende più leali dei genitori”, ha concluso Sergio Castellitto.


‘Enea’ rincorre il mito che porta nel nome, lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino (Giorgio Quarzo Guarascio, in arte Tutti Fenomeni), aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e le feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci volano sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico (Sergio Castellitto), un fratello che litiga a scuola (Cesare Castellitto), una madre sconfitta dall’amore (Chiara Noschese) e una ragazza bellissima (Benedetta Porcaroli), un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri appare criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore. Nel cast anche Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore (prossimamente anche nella serie ‘Eppure cadiamo felici’, prodotta da Publispei, dal 6 ottobre su RaiPlay), Clara Galante e Paolo Giovannucci.

‘Enea’ arriva al cinema il 25 gennaio con Vision Distribution.

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