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L’agenzia nazionale giovani compie 15 anni e li festeggia al museo Maxxi di Roma

Dadone: "Ragazzi hanno bisogno di prospettive"

Pubblicato:05-05-2022 15:24
Ultimo aggiornamento:05-05-2022 15:24

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ROMA – L’agenzia nazionale giovani (Ang) compie 15 anni e li festeggia oggi e domani con una due giorni al museo Maxxi di Roma. Un’occasione per far conoscere il cammino percorso a servizio di migliaia di giovani italiani ed europei, un momento per raccontare i programmi europei e le opportunità offerte da Ang in questi anni per aiutare i ragazzi a crescere, maturare, partecipare. In questi 15 anni, sono stati presentati più di 16mila progetti, circa 147mila mila i giovani partecipanti per circa 129 milioni di euro di investimenti.

“I giovani hanno bisogno di prospettive. I ragazzi manifestano ansia riguardo al futuro, hanno la sensazione di essere davanti a un labirinto senza sapere che posizione prendere- ha detto in apertura la ministra per le politiche giovanili, Fabiana Dadone– Per questo abbiamo deciso di avviare un piano per i giovani Neet ma soprattutto abbiamo deciso di tornare nelle piazze. Basta con il pregiudizio che la politica non vuole occuparsi dei giovani. Non è così e anche l’attività di Ang lo dimostra”.

In sala, questa mattina, anchLe 150 ragazzi e ragazze insieme a personalità della politica nazionale ed europea che hanno assistito alla performance artistico-musicale ‘Il motore del mondo’, che ha fatto ballare e animare la sala, compresi la ministra Dadone e l’ex ministro delle politiche Giovanili Vincenzo Spadafora.

Lucia Abbinante, direttrice generale dell’Agenzia Nazionale per i giovani ha ricordato le migliaia di organizzazioni giovanili, studenti, startupper e giovani coinvolti da Ang in questi anni, e ha ripercorso la storia dell’agenzia, nata nel 2007 con l’idea che “per appassionare i giovani bisognava coinvolgerli nella costruzione dell’Europa”, ha spiegato. “Questa è stata la sfida più importante: utilizzare la cultura e lo scambio per costruire una rete di opportunità”. Abbinante ha poi parlato del difficile periodo pandemico, ma ora “siamo tornati a pensare europeo, abbiamo ripreso a studiare e lavorare-ha detto- adesso dobbiamo ripartire dalla consapevolezza che l’educazione e la solidarietà sono i pilastri da cui costruire la nuova società”.

Al dibattito ha preso parte anche Marco De Giorgi, Capo Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale, che ha ricordato come “i giovani di oggi hanno bisogno di ottimismo”, e sottolineato che i ragazzi che partecipano al servizio civile o al progetto Erasmus hanno più possibilità di trovare lavoro.


Adriano Addis, Representative Office of the European Commission in Italy, ha detto che “la presenza sul territorio è ciò che fa la differenza. Comunicare ai giovani che le istituzioni sono sul territorio, e offrire loro progetti concreti e specifici“. Durante la mattinata è stato trasmesso anche un video messaggio di Sofia Eriksson Waterschoot, direttrice gioventù, istruzione ed Erasmus+ presso la Direzione Generale istruzione, gioventù, sport e cultura della Commissione Europea. “I nostri obiettivi sono ascoltare, coinvolgere e supportare i giovani- ha detto- in questo, il ruolo delle agenzie per i giovani è fondamentale. Invito i ragazzi a conoscere tutte le opportunità e le attività che l’Unione europea dedica loro”.

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