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Fine superbonus 110%, Cna Reggio Emilia lancia allarme per 200 cantieri

Per associazione categoria "rischio elevato" di stop e contenziosi

Pubblicato:05-03-2024 13:26
Ultimo aggiornamento:05-03-2024 13:26

SUPERBONUS 110
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REGGIO EMILIA – Sos della Cna di Reggio Emilia per circa 200 cantieri in corso a rischio di stop o contenzioso dopo la fine del superbonus decisa dal Governo. Dal primo gennaio scorso infatti viene applicata sui lavori (che valgono 120 milioni e coinvolgono 900 aziende) una detrazione al 70 e non più al 110%. In una quarantina di casi le opere riguardano condomini, di cui 20 nel Comune capoluogo, tre nell’area montana e tre in Val d’Enza. Negli ultimi tre anni sull’intera provincia reggiana, attesta una riicognizione di Cna, sono stati attivati 450 cantieri attivati con il superbonus 110% per un totale di 300 milioni di investimenti.

Tornando ai cantieri “incagliati” il “rischio di contenziosi è altissimo perché da una parte l’impossibilità di cedere il credito ha creato difficoltà e rallentamenti per tante imprese, dall’altra la differenza imposta dal legislatore dovrebbero pagarla i proprietari delle abitazioni che potrebbero portare in giudizio le imprese edili per dimostrare che la mancata conclusione è dovuta a ritardi nell’esecuzione dei lavori” spiega il responsabile provinciale di Cna Costruzioni Stefano Ricciardi. Che parla di “un vero caos, che potrebbe intasare i tribunali già oberati di cause giudiziarie, ma che soprattutto penalizza le imprese e i cittadini”.


Continua l’esponente di Cna: “Il contesto che si è venuto a creare da un anno a questa parte avrà un costo sociale non indifferente: pensiamo agli ammortizzatori sociali necessari ad alcune imprese per sopravvivere o ai posti di lavoro che andranno persi in un settore strategico per lo sviluppo del Paese“. Da qui un appello al Governo dell’associazione di categoria degli artigiani reggiani: “Decida con quali modalità e incentivi intervenire. L’importante è che ci venga risparmiata la continua incertezza con le regole del superbonus che sono cambiate numerose volte, lasciando migliaia di imprese e cittadini in grande difficoltà”.

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