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Conclusa la prima fase dell’esercitazione “Sisma dello Stretto”, Reggio Calabria e Messina osservate speciali della Protezione civile nazionale

Simulato un terremoto magnitudo 6, un maremoto e testato sistema informazioni "IT-Alert"

Pubblicato:04-11-2022 18:31
Ultimo aggiornamento:04-11-2022 18:32
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REGGIO CALABRIA – Alle 12:43 di oggi, con l’invio di un nuovo messaggio IT-Alert sui telefoni cellulari di 500 mila cittadini, è finita la prima parte dell’esercitazione nazionale ‘Sisma dello Stretto’ in fase di svolgimento nelle province di Reggio Calabria e Messina, organizzata dal dipartimento nazionale della Protezione civile. Il sistema di avviso di emergenza, IT-Alert, è stato testato per la prima volta in Italia su larga scala. Nel reggino sono circa 800 i volontari di Protezione civile coinvolti in tutte le operazioni.
In entrambi i territori sono stati simulati 23 scenari critici, tra cui un terremoto magnitudo 6 e un maremoto. I movimenti di popolazione sono stati virtuali.

Al momento, in Calabria, sono state allestite le work aera, per simulare le attività di soccorso urgente, con le manovre di penetrazione nelle macerie e ricerche, recupero e assistenza dei feriti. Già attive le colonne mobili di Protezione civile provenienti dalla Campania che opererà d’intesa con quella della Calabria. In mare l’attività è stata svolta con il telerilevamento nelle zone interessate da un potenziale maremoto.

Alle 16 di oggi a Reggio Calabria è stato attivato il nuovo centro DiComaC, che affianca il Centro operativo di controllo coordinato dalla Prefettura. Le operazioni proseguiranno anche sabato 5 novembre. La chiusura delle attività generali è prevista domenica 6 novembre con lo studio di tutti i protocolli attivati durante la simulazione.


VIGILI DEL FUOCO IMPEGNATI TRA REGGIO CALABRIA E MESSINA

Anche il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è impegnato fino al 6 novembre nell’esercitazione ‘Sisma dello Stretto 2022’ con l’obiettivo di testare la risposta operativa del servizio nazionale di Protezione civile in caso di un evento sismico, in un’area ad alta pericolosità. Nelle simulazioni di intervento le unità vigilfuoco sono impegnate nei diversi scenari emergenziali predisposti. A Reggio Calabria presso la ex Caserma 208, nella zona adiacente l’ospedale Morelli, verranno simulate manovre di soccorso a persone bloccate sotto le macerie ed il salvataggio di una persona disabile con specifiche necessità.

Nella zona dell’ex ospedale Margherita di Messina saranno effettuati interventi tra le macerie con l’impiego di personale USAR (Urban Search and Rescue). A Milazzo alcune sezioni della colonna mobile regionale dei Vigili del fuoco verranno imbarcate sulla Nave Diciotti della Guardia Costiera, in direzione porto di Messina, in modo da poter aggirare potenziali criticità che potrebbero verificarsi sulla viabilità stradale della SS 113.

SIMULATI INTERVENTI A TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO

Significative anche le attività per la tutela del patrimonio artistico italiano presente nelle aree interessate dalla simulazione. Al Museo Nazionale di Reggio Calabria saranno effettuate operazioni di recupero e messa in sicurezza di beni culturali presenti all’interno del polo museale. A Messina un team dei Vigili del fuoco opererà per mettere in sicurezza alcuni manufatti di interesse storico – artistico presenti all’interno del Forte San Salvatore. Per i soccorritori del Corpo nazionale è stato allestito un campo base nella zona industriale del Comune di Campo Calabro (Reggio Calabria).

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