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Calcio, da Modugno a Dubai per allenare la Spanish School di Salgado

Questa è la storia di Mirko Moramarco, 31 anni, che partito oggi alla volta degli Emirati Arabi per allenare la squadra under 15 e preparare i futuri portieri della Spanish Soccer School.

Pubblicato:04-10-2018 07:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:38
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BARI – Da Modugno a Dubai in 20 giorni. È questa la storia di Mirko Moramarco, 31 anni, che partito alla volta degli Emirati Arabi per allenare la squadra under 15 e preparare i futuri portieri della Spanish Soccer School. L’accademia è stata fondata cinque anni fa da uno staff di tecnici spagnoli professionisti con a capo l’ex terzino del Real Madrid Michel Salgado, che vinse tutto quello che si potesse vincere tra cui due Champions League e un’Intercontinentale. Oggi Salgado è viceallenatore della nazionale egiziana. L’incontro decisivo Mirko per il suo ingaggio nel ruolo, Mirko lo ha avuto però con il responsabile tecnico Inaki Beni, allenatore del settore giovanile del Real Madrid per 9 anni.

A poche ore dalla partenza, la Dire ha intervistato il 31enne allenatore pugliese.

Mirko, partiamo dall’inizio: raccontaci i tuoi studi e le tue passioni. Da dove deriva il tuo amore per il calcio? Sin da piccolo ho sempre avuto la passione per il gioco del calcio. Passione che mi spingeva a seguire tutte le partite, a collezionare figurine Panini ma, soprattutto, a giocare in ogni momento libero per strada. Come ogni bambino dalla mia generazione in poi che abbia questa passione anche io ho frequentato una scuola calcio terminando il mio percorso a livello agonistico prima all’Usd Modugno, società per la quale sono stato responsabile tecnico organizzativo negli ultimi tre anni, e poi ad Altamura giocando per cinque anni in Eccellenza. Ho poi lasciato il calcio giocato per il concomitante inizio del corso di laurea in scienze delle attività motorie e sportive a Bari specializzandomi in Scienze delle attività motorie e sportive preventive e adattate a Foggia. Ma in realtà il calcio non l’ho mai lasciato: sin dal primo anno di triennale ho sempre lavorato in contesti di scuole calcio come istruttore e preparatore dei giovani portieri (abilitandomi anche come tecnico Uefa B) fino ad arrivare al ruolo di responsabile come succitato. Inoltre ho collaborato con l’Accademia preparatori portieri Bari sin dall’anno della sua fondazione ovvero il 2014 proprio come preparatore dei portieri settore giovanile.


– Come sei riuscito ad entrare in contatto con campioni come Salgado e Inaki Beni? Ho conosciuto Inaki Beni circa 8 anni in un Stage Tecnico ufficiale Real Madrid svoltosi qui in Puglia e da quel momento ci siamo visti solamente altre quattro volte in occasione di altri stage tecnici e clinici per allenatori.

– Ci racconti di questa nuova esperienza a Dubai? In cosa consisterà? Andrò a Dubai come tecnico under 15 e preparatore dei portieri della Spanish soccer school, in Sport city. Una realtà di circa 1500 atleti con uno staff di primo livello in orbita internazionale. Basti pensare che due allievi sono già stati selezionati dall’Under 13 del Celta Vigo che milita in Liga.

– Per quanto tempo rimarrai a Dubai? Questa è una bella domanda. Al momento ci sono 6 mesi di prova contrattualizzati da affrontare. Poi mi hanno proposto un indeterminato. Chissà, ho deciso tutto in 20 giorni. Inaki mi ha chiamato l’11 settembre: non si poteva rifiutare.

– Progetti per il futuro? Pensi di tornare in Italia? Sono una persona che si pone grandi obiettivi, a breve, medio e lungo termine ma che allo stesso tempo ragiona giorno dopo giorno, senza programmi futuri. Certo, stare fuori dalla nostra amata terra non sarà facile ma poiché svolgo il lavoro che più mi piace e quello per cui ho studiato avrò la forza per dare il meglio di me, come sempre fatto finora.

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