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VIDEO | Anbi presenta dieci opere per un Paese idricamente più sicuro

Assemblea nazionale a Roma: "Obiettivo lavorare su prevenzione per evitare catastrofi"

Pubblicato:04-07-2023 14:07
Ultimo aggiornamento:04-07-2023 15:42

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ROMA – Un viaggio dal Nord al Sud Italia per raccontare 10 iniziative concrete per un Paese idricamente più sicuro. A promuovere l’iniziativa è l’ANBI, Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue, che oggi e domani allo Sheraton Parco de’ Medici a Roma affronterà una serie di Panel dedicati alla disponibilità di acqua e sicurezza dei territori, alle azioni strategiche per la vita, l’economia e l’ambiente e metterà in campo le proposte concrete dei consorzi di bonifica. L’occasione è l’annuale assemblea dell’ANBI alla quale saranno presenti, tra gli altri, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e l’Europarlamentare Paolo De Castro.

Nel nostro Paese c’è una cultura dell’emergenza che supera quella della prevenzione– ha spiegato alla stampa il direttore generale ANBI, Massimo Gargano– Cemento e asfalto sono spesso una soluzione. Stamane e questa due giorni deve essere un traino: non stiamo mettendo in campo solo 10 progetti, questi sono un esempio della tipologia dei progetti dei consorzi di bonifica.
L’obiettivo è proporre da una parte un sistema affidabile rispetto alle esigenze di sicurezza idrogeologica dei cittadini e dall’altra parte rospondere all’esigenza di acqua per l’agroalimentare del Made in Italy. Questa è la seconda annata in cui non abbiamo acqua e gli effetti più tangibili li vediamo tutti sugli scaffali”.

Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Sardegna, Campania e Puglia, sono le regioni protagoniste delle “Dieci opere per un Paese più sicuro”.


Un progetto di ottimizzazione della gestione delle acque irrigue nella riviera del Brenta e lavori di adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell’Adige, con la creazione di un bacino in alveo per il contenimento dell’acqua dolce a monte dello stesso, sono le opere presentate per il Veneto dal Consorzio di bonifica ‘Bacchiglione’ e quello ‘Delta Po’. Per il Piemonte l’Associazione di irrigazione Est Sesia ha presentato invece il progetto per gli interventi di manutenzione straordinaria della galleria Motto d’Oneggio, del ponte Canale e della galleria Loreto del sistema canale Regina Elena / diramatore Alto Novarese.

Due le opere per l’Emilia-Romagna: il consorzio di bonifica della Romagna Occidentale ha presentato i lavori di riconversione e di adeguamento miglioramento della rete di distribuzione irrigua tubata dell’impianto ‘Selice Tarabina’ nei comuni di Conselice (FE) e Argenta (FE), il consorzio di II grado canale Emiliano Romagnolo invece ha presentato la riqualificazione e il telecontrollo delle opere di derivazione dal Canale Emiliano. In Toscana il consorzio di bonifica 6 – Toscana Sud propone l’opera per il nuovo impianto di derivazione del fiume Ombrone.

Per il Lazio il progetto del consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest prevede un sistema integrato Ufente – Selcella – Linea Pio VI a supporto dell’irrogazione. Ancora in Sardegna Genio Civile di Sassari – consorzio di bonifica Nord Sardegna lavora per la messa in sicurezza della bassa Valle del Coghinas – Primo lotto con lavori di sopralzo arginale. Al Sud in Campania il consorzio di bonifica in destra del fiume Sele lavora alla rifunzionalizzazione del collettore Lignara e infine, in Puglia, il consorzio di bonifica della Capitanata procede all’ammodernamento ed efficientamento del comprensorio irriguo Sinistra Ofanto per una gestione centralizzata della distribuzione di acqua e monitoraggio del bilancio idrico con intrscambio dati su infrastruttura IoT a basso consumo energetico.

“Sostenibilità e trasparenza sono importantissime per il tema risorse- dichiara in conferenza stampa il presidente ANBI, Francesco Vincenzi- Vogliamo in questi due giorni raccontare e trasmettere un’idea al Paese. Sì ad essere sostenibili ma anche sì al saper fronteggiare i cambiamenti climatici. Come ANBI siamo stati capaci di garantire al Paese progettualità e sicurezza.

Vogliamo continuare parlando con l’Europa che per certi aspetti sembra lontana dai nostri obiettivi: deve essere più vicina ai popoli. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione per evitare catastrofi e lavorare sulla siccità. Quello che dobbiamo mettere in campo è un adattamento attuabile solo con la realizzazione di nuove opere. Non possono passare 15 anni di dibattito parlamentare per approvare una norma di civiltà. Dobbiamo accelerare il percorso di realizzazione delle opere pubbliche. I nostri ingegneri idraulici sono sempre stati riconosciuti al livello mondiale. Abbiamo le nostre capacità e professionalità per scrivere una nuova pagina di futuro”.

L’assemblea ANBI avrà il via alle 16 di oggi pomeriggio, 4 luglio, e proseguirà anche domani, 5 luglio.
Quello che è dunque emerso da questa anticipazione sono i potenziali servizi ecosistemici a vantaggio del territorio della collettività delle opere infrastrutturali idriche progettate dai consorzi di bonifica, si tratta di: risparmio idrico, contributo al contrasto della dispersione idrica, contributo alla maggiore efficienza nell’utilizzo irriguo, contributo all’uso circolare della risorsa idrica, nuova occupazione stabile prodotta dalle opere, energia rinnovabile prodotta di tipo idroelettrico e fotovoltaico, anidride carbonica assorbita/compensata, multifunzionalità delle opere oltre l’uso irriguo, contributo all’ambiente, alla biodiversità e al paesaggio, contributo contro l’erosione e la desertificazione del territorio, contributo contro il dissesto idrogeologico, contributo contro la subsidenza e la risalita del cuneo salino nelle falde freatiche.

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