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VIDEO | Colpo al clan palermitano della Noce, coinvolto nella riorganizzazione di Cosa nostra

Gli investigatori parlano di un quadro "allarmante" in cui Cosa nostra palermitana si dimostra "sempre vitale"

Pubblicato:04-06-2020 09:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:26

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PALERMO – Blitz antimafia a Palermo, dove l’operazione ‘Padronanza’ ha portato la polizia a eseguire numerose misure cautelari nei confronti di indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato e altri reati. L’indagine, portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano, ha fatto una radiografia del mandamento mafioso della Noce: gli investigatori parlano di un quadro “allarmante” in cui Cosa nostra palermitana si dimostra “sempre vitale” e “pronta a intessere rapporti illeciti pur di raggiungere il profitto economico”. L’inchiesta ha fatto luce sui delicati equilibri tra le famiglie presenti all’interno del mandamento, in particolare tra quelle della Noce e quelle di Cruillas, registrando una “strutturata spartizione di compiti” anche all’interno della singola famiglia con “deleghe” affidate a uomini di fiducia in base ai diversi campi di interesse economico: appalti, compravendite di terreni, scommesse online ed estorsioni.

“Accertato” dagli inquirenti che esponenti mafiosi del mandamento della Noce abbiano avuto contatti con omologhi di altri mandamenti in un periodo storico come quello del 2018 in cui, per la prima volta dopo decenni, era tornata a riunirsi la commissione provinciale di Cosa nostra. Per la polizia “e’ plausibile” che anche alcuni esponenti del mandamento della Noce siano stati coinvolti nel progetto di riorganizzazione di Cosa nostra.

I NOMI DEGLI UNDICI ARRESTATI NEL BLITZ ‘PADRONANZA’

Sono undici gli arrestati dalla polizia di Palermo nell’ambito del blitz antimafia denominato ‘Padronanza’, che ha colpito il mandamento mafioso della Noce. Questi gli indagati finiti in carcere: Girolamo Albamonte, 39 anni; Salvatore Alfano, 64 anni; Giuseppe Carella, 49 anni; Angelo De Luca, 35 anni; Francesco Di Filippo, 41 anni; Vincenzo Lanno, 26 anni; Francesco Paolo La Rosa, 54 anni; Biagio Piraino, 68 anni; Nicolo’ Zarcone, 36 anni. Ai domiciliari Giuseppe Bondí, di 39 anni, e Vincenzo Runfolo, di 36. Secondo quanto spiegano dalla questura di Palermo gli undici sono indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato e altri reati.


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