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Coronavirus, Mauri: “Stop polemiche, Salvini e Fontana siano responsabili”

Lo dice Matteo Mauri (Pd), viceministro dell'Interno in un'intervista all'agenzia Dire

Pubblicato:04-04-2020 16:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:05

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“Non c’e’ nessun allarme sociale”, l’attenzione del Viminale e’ rivolta alla “criminalita’ organizzata” che “provera’ ad approfittare in tutti i modi della situazione”. Lo dice Matteo Mauri (Pd), viceministro dell’Interno.

Intervistato dall’agenzia Dire, Mauri precisa: “Non si e’ verificata nessuna situazione particolare, bisogna ridimensionare molto le notizie circolate. In questo momento la tenuta c’e’ tutta, non c’e’ un allarme sociale, anche perche’ come abbiamo sempre detto e’ garantito l’approvvigionamento del cibo e delle medicine per cui tutti possono vivere in assoluta tranquillita’, non c’e’ bisogno di affollare i supermercati o altro”.


L’attenzione, spiega, e’ rivolta ad altro: “Non possiamo dimenticarci che la criminalita’ organizzata provera’ ad approfittare in tutti i modi della situazione, ci sta gia’ provando. Al ministero degli Interni abbiamo tutta l’attenzione del caso, stiamo gia’ intervenendo, e’ chiaro che la risposta deve essere di carattere e di ordine pubblico, ma serve soprattutto una risposta economica e sociale che e’ esattamente quello che abbiamo fatto con i provvedimenti di questi giorni e di queste settimane. Quando mettiamo a disposizione 25 miliardi tirati fuori in due giorni per andare incontro ai lavoratori dipendenti e per garantire la cassa integrazione; quando mettiamo le risorse per le imprese per evitare che vadano in estrema difficolta’; quando mettiamo 400 milioni a disposizione per l’acquisto di cibo per i cittadini piu’ fragili facciamo esattamente tutto quello che serve per evitare che ci siano problemi di carattere sociale oltre che per rispondere alle esigenze vere delle persone”.

Le polemiche quotidiane di Attilio Fontana e Matteo Salvini sono “inaccettabili”, in questo momento serve “responsabilita’”. Lo dice Matteo Mauri (Pd), viceministro dell’Interno.

In una intervista all’agenzia Dire, Mauri osserva: “Io cerco di evitare la polemica anche nelle condizioni normali, quindi trovo inaccattabile in questo momento chi, in maniera strumentale e continuativa, continua a fare polemica contro il governo nazionale invece di rimboccarsi le maniche in una logica di piena e leale collaborazione tra istituzioni per dare risposte ai cittadini”. In questo momento, prosegue, i comportamenti devono essere ispirati alla “responsabilita’”.

Mauri sottolinea poi: “La sanita’ e’ una materia di carattere regionale, le regioni devono occuparsi di sanita’. Lo Stato essendo una situazione drammatica e straordinaria e’ intervenuto in tutti i modi possibili per dare una mano alle regioni e anche alla Lombardia. La verita’ e’ che quando tu c’hai in testa la polemica poi vedi la polemica dappertutto”.

Ancora: “Quello che rimprovero a Salvini e’ che dice ai suoi sindaci di togliere le bandiere dell’Europa dai municipi, che sono di tutti. Cosi’ si da’ un segnale pessimo e immotivato perche’ l’Europa si e’ messa sulla giusta strada spinta dal governo italiano. Salvini fa criticare ai suoi 400 milioni freschi dati in aggiunta come se invece fossero insufficienti”. Per Mauri “servirebbe un po’ di senso di responsabilita’ che ci permetterebbe di lavorare tutti benissimo”.

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