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Covid, negli ospedali italiani la situazione è stabile

Emerge dalla rilevazione dei nosocomi sentinella Fiaso. In aumento i ricoveri “Per Covid”, con insufficienza respiratoria o polmonite

Pubblicato:04-01-2023 11:16
Ultimo aggiornamento:04-01-2023 11:16

medici di pronto soccorso
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ROMA – Terza settimana con il segno meno per la curva dei ricoveri Covid: -0,7% rispetto alla precedente rilevazione. È dunque stabile la situazione negli ospedali, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere del 3 gennaio 2023.
Fiaso segnala, però, in questo quadro complessivamente stazionario l’aumento dei ricoveri ‘Per Covid’ del 9,6%, ovvero di quei pazienti che arrivano in ospedale perché hanno sviluppato la malattia da Covid con insufficienza respiratoria o polmonite. Occupano il 39% di posti letto Covid e l’87% di questi pazienti ricoverati non ha effettuato la dose di richiamo negli ultimi sei mesi, nonostante altre patologie e un’età media di 75 anni.
Mentre scende al 61% la percentuale dei ricoverati ‘Con Covid’, ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari.
Stabile il dato delle terapie intensive con il 68% dei pazienti ricoverati ‘Per Covid’, con conseguenze gravi dell’infezione. La percentuale dei soggetti non vaccinati in rianimazione resta del 36% e i pazienti hanno un’età media di 71 anni.
Il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, sottolinea che si tratta di “dati interlocutori. La settimana prossima riaprono le scuole e potrà esserci una intensificazione della circolazione virale. Inoltre, la popolazione dei fragili è sempre meno protetta, come dimostra l’elevata proporzione di pazienti che non hanno effettuato la dose di richiamo negli ultimi sei mesi e stanno arrivando in ospedale per conseguenze dell’infezione da Covid“. “Un dato- precisa- che potrebbe aumentare se non vengono fatte robuste azioni di prevenzione attraverso la vaccinazione, soprattutto da parte dei medici di famiglia”.

I PAZIENTI PEDIATRICI

Dalla rilevazione emerge inoltre un calo del 6,3% del numero dei pazienti minori di 18 anni ricoverati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso.
Un solo paziente è ricoverato in terapia intensiva ‘Con Covid’ nella fascia di età tra 0 e 4 anni, mentre l’86% dei pazienti pediatrici con infezione da Sars-Cov-2 è di età compresa tra 0 e 4 anni.


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