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Disastro in Toscana, sei morti per le esondazioni. A Montemurlo la situazione più drammatica

Temporali e piogge colpiscono per ore il cuore della regione

Pubblicato:02-11-2023 22:55
Ultimo aggiornamento:04-11-2023 13:40
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FIRENZE – Tre morti, altri tre a Montemurlo (Prato), l’altro a Rosignano (Livorno). Altre due vittime trovate nella mattinata del 3 novembre.

Un fronte temporalesco letteralmente piantato per ore fra Livorno e il Mugello travolge il bacino del Bisenzio e mette in ginocchio la provincia di Prato. In nottata il governatore della Toscana, Eugenio Giani, informa di avere inviato dei gommoni per raggiungere Seano, Quarrata e Campi Bisenzio in modo da aiutare le popolazioni nelle zone più colpite dall’alluvione. E di aver sollecitato la protezione civile nazionale a fornire degli elicotteri per consentire il trasporto in sicurezza di pazienti in codice rosso. È nel tardo pomeriggio che l’allerta arancione diramata dalla protezione civile regionale assume i connotati dell’emergenza e dell’incubo per migliaia di famiglie. L’ondata di maltempo scarica 159 millimetri di pioggia a Pontedera (Pisa), 110 millimetri a Collesalvetti (Livorno), 100 nel Mugello, 80 a Quarrata (Pistoia), 80 in provincia di Prato con smottamenti, alberi caduti e allagamenti diffusi di sottopassaggi e arterie stradali. Ma a farne le spese è soprattutto il territorio pratese. Sono le 19 circa quando il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti, comunica sui social che nella frazione di Seano la situazione è diventata estremamente critica a causa un’ondata di piena del torrente Furba. La raccomandazione ai cittadini è di salire ai piani alti, indicazione che si rivela appropriata visto che di lì a poco il torrente invade le strade del paese e trascina via le auto.

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AGGIORNAMENTO DELLE 19.30 – “I morti sono 6. Due sono i dispersi. I 6 morti danno il senso dell’estensione del territorio coinvolto: un morto a Rosignano, in provincia di Livorno, 2 a Lamporecchio, in provincia di Pistoia, 3 a Montemurlo in provincia di Prato”. A dirlo è il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenendo durante l’edizione serale del Tg4, in merito al grave maltempo che ha colpito la Toscana. “Abbiamo chiesto lo stato d’emergenza per 7 province, che il governo ha tradotto in emergenza nazionale dopo il colloquio che abbiamo avuto con la premier Meloni- aggiunge- abbiamo avuto un colloquio molto importante anche col presidente della Repubblica, quindi ringrazio tutta la vicinanza delle istituzioni dello Stato e delle altre Regioni”.
Naturalmente, sottolinea ancora, “la situazione è più accentuata nella provincia di Prato, nella provincia di Firenze nelle valli del Bisenzio e dell’Ombrone, e nella provincia di Pistoia laddove a Quarrata la situazione è molto grave. Abbiamo a Montemurlo la situazione più drammatica, cerchiamo attraverso le idrovore e l’azione della protezione civile di riportare il prima possibile alla normalità la situazione”.

AGGIORNAMENTO DELLE 17.30 – Dopo l’alluvione del 2 novembre in Toscana si contano circa 200 sfollati. Al termine della riunione dell’unità di crisi in Regione, il governatore Eugenio Giani fa il punto sugli interventi in corso da parte del sistema regionale: “Sono 150 gli evacuati ospitati allo Spazio Reale di Campi Bisenzio, circa 20 a Stabbia, Cerreto Guidi, circa 20 sono ospitati alla villa medicea La Magia di Quarrata. È stato purtroppo un ulteriore decesso a Montemurlo. Le vittime di questa tragica giornata salgono a 6 e la Toscana si stringe nell’abbraccio alle famiglie”.
Intanto, fa sapere ancora Giani, “la situazione a Marina di Pisa è in miglioramento con l’acqua che è rientrata e sono presenti alcuni ristagni. Nei luoghi allagati della Toscana è previsto un ulteriore arrivo di idrovore e squadre. La piena dell’Arno sta transitando a Pisa sotto al primo livello di guardia”.

AGGIORNAMENTO ORE 13.50 – “Dei quattro dispersi di stamattina, uno è stato ritrovato vivo”. Un altro, il marito della coppia di Lamporecchio travolti a Vinci, è stato invece rinvenuto morto. “Ci sono altri due dispersi, uno a Campi Bisenzio, l’altro a Vinci (la moglie del vittima rinvenuta a Vinci): su questo fronte le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco sono tutti al lavoro”. Lo spiegano il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e la prefetta Francesca Ferrandino, nel corso del punto stampa convocato dalla Città metropolitana per fare il punto sul maltempo nell’area della Toscana centrale.

AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Dalla Città metropolitana fanno sapere che il contro dei dispersi è salito a quattro persone: due a Campi Bisenzio e due a Vinci. Morti, dispersi, “strade trasformate in fumi e ospedali allagati. Una notte di paura in Toscana, un’intera regione sconvolta dal maltempo. Grazie alla Protezione civile, ai Vigili del fuoco e a tutti coloro che ora e nella notte si sono messi a disposizione per dare una mano. Un pensiero commosso alle vittime, ai sindaci delle città più colpite e alle famiglie coinvolte”, commenta il sindaco, Dario Nardella, intervenendo sui social.

AGGIORNAMENTO ORE 08.30 – “Al momento risultano 3 dispersi, due a Vinci e uno a Campi Bisenzio“. Lo segnala la Città metropolitana di Firenze dopo il punto che il sindaco Dario Nardella ha fatto con la Protezione civile. Nell’area dell’ex Provincia, la situazione più grave resta quella di Campi Bisenzio. Altra situazione critica è quella di Stabbia, nel Comune di Cerreto Guidi. “Questi sono i punti su cui stiamo concentrando le risorse strumentali”, si spiega. “Sia Enel che Tim hanno tutte le squadre fuori e stanno facendo affluire risorse”, visto che risultano 6.200 utenze Enel scollegate, così come 10.000 utenze Tim. Sul fronte viabilità, sull’A11, il tratto Prato Est-Pistoia per ora rimane chiusa in direzione mare, aperta in direzione Firenze. Chiuse anche le strade provinciali Sp 13, Sp 31 e Sp 36. Nell’ospedale di Borgo San Lorenzo persistono ancora problemi in alcune aree, anche se sono “in via di soluzione”. Risultano chiuse, infine, le scuole a Fucecchio, Empoli, Barberino del Mugello e Borgo San Lorenzo, Campi, Sesto e Calenzano, Marradi, Firenzuola e Montelupo.

TEMPORALI FANNO STRARIPARE TORRENTI PRATO E FIUME BISENZIO A CAMPI

Le precipitazioni, però, continuano a imperversare e in serata a subire i colpi peggiori sono le frazioni a nord della città di Prato, in particolare Figline, Galceti e Galcetello. I torrenti Vella e Bardena non reggono e inducono un preoccupatissimo sindaco, Matteo Biffoni, a rivolgersi in videomessaggio direttamente ai pratesi per invitarli a raggiungere i piani alti delle abitazioni e, se possibile, a non raggiungere in nottata le frazioni a rischio. Ma la situazione è critica per l’intero bacino del Bisenzio, il fiume straripa in serata a Campi costringendo l’amministrazione comunale a emettere un’ordinanza con cui viene imposta la chiusura di tutte le attività commerciali e non. Altrettanto diffuse in serata le ordinanze sindacali in tutto il territorio pratese e contermine con cui viene disposta la chiusura di scuole, parchi e giardini per tutta la giornata di domani.

MIGLIAIA DI FAMIGLIE SENZA CORRENTE, STRADE NON AGIBILI RALLENTANO RIPRISTINO

Da parte sua, il presidente della Regione Giani dopo aver riunito nel pomeriggio l’unità di crisi della protezione civile parla di quadro di “criticità rilevante” e rivolge un pressante appello ai cittadini affinché non si mettano in viaggio, se non per necessità. Soltanto dopo le 22, in linea con le previsioni del consorzio Lamma, il fronte bloccato inizia a scivolare verso sud-est, lasciando però un carico di disagi e danni assolutamente pesante. Migliaia di famiglie risultano al momento senza elettricità. I tecnici Enel sono stati prontamente contattati, precisa Giani, “ma non possono rischiare di circolare su strade al momento pericolose e non agibili“. Il governatore riferisce inoltre di aver dichiarato lo stato d’emergenza regionale e di essere in contatto col governo per analogo riconoscimento di carattere nazionale. Mentre il sindaco di Carmignano Prestanti si attrezza per gestire l’emergenza delle prossime ore, annunciando di aver richiesto l’ausilio di mezzi anfibi e che l’amministrazione sta attrezzando uno spazio, una palestra, per consentire agli sfollati di trascorrere la notte.

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