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Energia dalle auto di passaggio: in Toscana prima sperimentazione al mondo

La tecnologia è stata messa a punto dal centro per la ricerca e l'innovazione del gruppo Autostrade per l'Italia

Pubblicato:02-11-2023 13:49
Ultimo aggiornamento:03-11-2023 14:08
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FIRENZE – Stazioni di servizio alimentate dall’energia cinetica delle auto. In Toscana parte la prima sperimentazione al mondo in autostrada. Illuminare la stazione, oppure far funzionare un casello grazie al passaggio dei veicoli: sono solo alcuni dei risultati che diventeranno possibili grazie al progetto ‘Kinetic energy harvesting from vehicles’, (Kehv), in cui è previsto l’utilizzo di una piattaforma tecnologica capace di trasformare l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione in energia elettrica, altrimenti dissipata in calore ai freni.

Questa tecnologia, sviluppata da Movyon, centro per la ricerca e l’innovazione del gruppo Autostrade per l’Italia, parte dalla Toscana. I test, si spiega da Autostrade, sono partiti in A1 nell’area di servizio ‘Arno Est’ e proseguiranno nei prossimi mesi, anche con la sperimentazione in una pista di esazione (ovvero nelle corsie dei caselli autostradali).

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L’obiettivo della società è realizzare una piattaforma, integrata con i principali sistemi di gestione e monitoraggio dell’infrastruttura autostradale, “che possa produrre energia pulita oltre a quella tipica del fotovoltaico”. Così, secondo le prime stime, grazie al passaggio medio giornaliero di 9.000 veicoli, con un unico modulo sarà possibile produrre 30 megawattora all’anno, pari a una riduzione di 11 tonnellate di Co2, per un valore che corrisponde al consumo annuo di elettricità di un condominio composto da 10 famiglie. In una barriera autostradale come ‘Firenze Ovest’, a esempio, il consumo di elettricità è pari a circa 60 megawattora l’anno. “Grazie all’installazione di due impianti sarà quindi possibile azzerare completamente il fabbisogno energetico della stazione”. Secondo le stime elaborate da Movyon, nelle barriere di Milano Nord e Milano Sud, con un traffico giornaliero medio di circa 8.000 veicoli pesanti e 63.000 veicoli leggeri, gli impianti distribuiti sulle piste potrebbero raggiungere una produzione annua complessiva per ognuna delle due stazioni di oltre 200 megawattora, con un risparmio di 70 tonnellate di Co2 l’anno.


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