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Preso in Sardegna il piromane seriale

Sei roghi in due ore: accusato di incendio boschivo doloso un 41enne che ora rischia fino a 15 anni di reclusione

Pubblicato:02-08-2022 16:58
Ultimo aggiornamento:02-08-2022 17:00
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Incendio fiamme
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CAGLIARI – Arrestato in Sardegna un incendiario seriale, ritenuto dai Forestali responsabile di almeno due incendi boschivi ad Assemini e Decimomannu, nella Città metropolitana di Cagliari. L’uomo è ai domiciliari dopo che il pubblico ministero, Andrea Vacca, per il pericolo di reiterazione del reato, ha richiesto l’applicazione di una misura cautelare che il Giudice per le indagini preliminari, Michele Contini, ha accolto. Si tratta di un 41enne residente ad Assemini, incensurato e occupato nel servizio di ambulanze. Ora è accusato del delitto di incendio boschivo doloso, punito con una pena che può arrivare fino a 15 anni di reclusione.

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IL 28 GIUGNO APPICCÒ SEI ROGHI IN DUE ORE

I fatti risalgono al 28 giugno scorso, giornata particolarmente difficile sul fronte emergenza incendi nel territorio della Città metropolitana di Cagliari. Tra le 14 e le 16, una sequenza di sei roghi aveva interessato le campagne di Assemini, Uta e Decimomannu, con numerose chiamate pervenute al 1515 del Corpo forestale, per segnalare l’impressionante escalation di incendi. Tra i vari fronti, particolarmente grave quello di Assemini, con le fiamme che avevano lambito la struttura dell’azienda Contivecchi e interessato alcuni rimboschimenti.
Tra le varie segnalazioni al 1515, decisiva quella di una coppia, in prossimità della statale 130. I due avevano notato una persona intenta ad appiccare il rogo, per poi allontanarsi con un fuoristrada, descritto poi all’operatore del 1515. Poco dopo, in località Grogastu, diversi incendi avevano interessato l’agro di Uta e Assemini. Anche qui fondamentali le informazioni fornite dai componenti di una squadra di volontari di Capoterra, chiamati dal Centro operativo provinciale per le operazioni di spegnimento, che avevano notato un veicolo uscire a forte velocità da una strada di penetrazione rurale. Dalla direzione di provenienza del mezzo, in pochi istanti si era sviluppato un ulteriore incendio, che presto aveva assunto vaste proporzioni. L’auto avvistata dai volontari, un fuoristrada, era la stessa guidata dal presunto incendiario, notata poco tempo prima dalla coppia. Con gli incendi ancora in corso, era quindi intervenuto il nucleo specialistico investigativo del Corpo forestale di Cagliari, che era riuscito ad individuare l’auto e la persona alla guida.


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LA PERQUISIZIONE DEL FUORISTRADA HA SCOPERTO ACCENDINI E DIAVOLINA

Durante la perquisizione del fuoristrada, oltre a diversi accendini, i Forestali hanno trovato una bustina aperta che conteneva tre frammenti di materiale infiammabile, “diavolina”, sottoposti a sequestro. A completare ulteriormente il quadro, le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che hanno confermato l’attendibilità delle segnalazioni.
“È importante sottolineare che l’operazione di arresto del presunto incendiario è stata caratterizzata dall’attiva collaborazione di cittadini e volontari- si legge in una nota della Direzione generale del Corpo forestale- che, attraverso le loro testimonianze e segnalazioni, hanno permesso agli specialisti del Nucleo investigativo di ricostruire le circostanze che hanno portato al grave reato e di evitare l’innesco doloso di ulteriori focolai”.

SECONDA MISURA CAUTELARE PER INCENDIO NELLA STAGIONE 2022

Quella di oggi è la seconda misura cautelare per il reato di incendio nella stagione 2022. “Sono comunque in corso ulteriori indagini da parte del Corpo forestale- si legge nel comunicato- per individuare i responsabili dei roghi che stanno interessando il territorio regionale e per i quali si attendono rilevanti sviluppi”.

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