E, ancora, "noi non abbiamo banche alle spalle, sindacati alle spalle, poteri forti alle spalle… Ognuno di noi dà liberamente il suo contributo e ci sono sindaci in Veneto che prendono 500 euro al mese di rimborso spese e li danno tutti alla Lega per fare attività politica". Detto questo, "ognuno sceglierà in base alla sua coscienza, io non obbligo nessuno a far niente controvoglia", conclude. Ma ormai le lamentele dei consiglieri regionali sono respinte mittente.

SALVINI: "ZAIA PUÒ CANDIDARSI, DIPENDE DA LUI"

"Io Zaia lo metterei ovunque, è una delle risorse migliori che abbiamo e che avremo a disposizione. Ma, siccome io non dispongo dei nostri uomini come soldatini, deciderà Luca", dichiara Salvini parlando della possibilità di candidare alle prossime politiche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "Luca potrebbe fare quello che vuole quando vuole, deciderà lui", insiste Salvini. Ad ogni modo, "le liste in Veneto le faranno i veneti, in Piemonte le faranno i piemontesi, in Puglia le faranno i pugliesi…", sottolinea il segretario della Lega.

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Salvini: “Oggi tasse immorali, flat tax per tutti i lavoratori”

Salvini annuncia l'intenzione di ridurre le tasse per tutti, famiglie e lavoratori indipendenti

Pubblicato:02-08-2022 12:41
Ultimo aggiornamento:02-08-2022 17:18
Autore:

matteo_salvini
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Di Antonio Bravetti e Fabrizio Tommasini

ROMA – “La flat tax al 15%” che oggi interessa “2 milioni di partite Iva” si può “estendere a famiglie e lavoratori indipendenti, come in decine di Paesi al mondo”. Lo propone Matteo Salvini, ospite di Morning News su Canale 5.

Poi, sottolinea: “A quel punto sì, se io abbasso le tasse e tu continui a evadere il fisco allora vuol dire che mi stai prendendo in giro, stai prendendo in giro gli italiani e allora ti metto in carcere come negli Stati Uniti. Ma in questo momento lo Stato arriva a chiedere anche il 50, il 60% di tasse a chi lavora ed è una richiesta assolutamente immorale“.


SALVINI: “COMPRATE ITALIANO QUANDO FATE LA SPESA

“Invito tutti a comprare italiano quando si fa la spesa, è un atto politico. Guardate le etichette e scegliete i prodotti delle aziende italiane, che sono più sicuri e di maggior qualità. Siccome da qualche parte del mondo arrivano prodotti di pessima qualità, compare italiano fa bene alla salute e alle nostre imprese”, aggiunge Salvini.

LEGGI ANCHE: Salvini: “Io ministro dell’Interno? Punto in alto”

SALVINI: “MELONI VUOLE AUTONOMIA IN CAMBIO PRESIDENZIALISMO? CI STO”

Autonomia in cambio del presidenzialismo? “Affare fatto. Una Repubblica presidenziale fondata sulle autonomie te la firmo adesso”, dichiara il segretario della Lega Matteo Salvini, questa mattina a Venezia, in merito all’ipotesi che la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni chieda il passaggio al presidenzialismo in cambio dell’autonomia per le Regioni che, come il Veneto, la richiedono.

Il tema centrale del programma e dei primi Consigli dei ministri sarà l’autonomia“, assicura Salvini. “Noi ci abbiamo provato per quattro anni ma i no del Pd e dei 5 Stelle sono stati evidentemente forti e fastidiosi… Ora c’è un’occasione più unica che rara con il centrodestra compatto e il progetto di autonomia che hanno scritto a quattro mani Luca Zaia e Attilio Fontana. Io chiederò l’impegno, l’unione e la condivisione di Berlusconi e della Meloni”, continua il leghista.

“Il 22 ottobre saranno cinque anni dal referendum sull’autonomia e il 22 ottobre 2022, così ha voluto la sorte, se gli italiani sceglieranno il centrodestra ci sarà un nuovo Parlamento, un nuovo Governo, e il primo Consiglio dei ministri potrà finalmente fare quello che in quattro anni per un no degli altri non si è riusciti a fare”. Intanto “il tema autonomia sarà in tutte le piazze, in tutti i borghi, in tutte le contrade” e “voglio assolutamente pensare che la Meloni e Berlusconi sottoscrivano un piano per l’Italia dove le autonomie siano la realtà in nome dell’efficienza, della trasparenza e della modernità”, conclude.

SALVINI RISPEDISCE AL MITTENTE LAMENTELE SU CONTRIBUTI ELETTORALI

Dice di non voler parlare di soldi, ma in sostanza una stoccata ai dissidenti veneti del contributo elettorale Matteo Salvini la dà. “Non mi occupo di quattrini”, afferma questa mattina a Venezia, rispondendo alla stampa che gli chiede conto delle lamentele espresse da alcuni consiglieri regionali per i 5.000 euro pro capite chiesti dalla Lega per finanziare la campagna elettorale nazionale.
“Ognuno darà quello che vuole dare”, afferma Salvini, che però poi aggiunge: “in un momento di difficoltà economica per milioni di famiglie, penso che chi prende stipendi da migliaia di euro al mese debba solo ringraziare e lavorare”.

E, ancora, "noi non abbiamo banche alle spalle, sindacati alle spalle, poteri forti alle spalle… Ognuno di noi dà liberamente il suo contributo e ci sono sindaci in Veneto che prendono 500 euro al mese di rimborso spese e li danno tutti alla Lega per fare attività politica". Detto questo, "ognuno sceglierà in base alla sua coscienza, io non obbligo nessuno a far niente controvoglia", conclude. Ma ormai le lamentele dei consiglieri regionali sono respinte mittente.

SALVINI: "ZAIA PUÒ CANDIDARSI, DIPENDE DA LUI"

"Io Zaia lo metterei ovunque, è una delle risorse migliori che abbiamo e che avremo a disposizione. Ma, siccome io non dispongo dei nostri uomini come soldatini, deciderà Luca", dichiara Salvini parlando della possibilità di candidare alle prossime politiche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "Luca potrebbe fare quello che vuole quando vuole, deciderà lui", insiste Salvini. Ad ogni modo, "le liste in Veneto le faranno i veneti, in Piemonte le faranno i piemontesi, in Puglia le faranno i pugliesi…", sottolinea il segretario della Lega.

"I candidati li sceglieranno i territori, i posti sono quelli che sono, ma il bello è che se vinceremo le elezioni non ci sarà bisogno solo di parlamentari per governare questo Paese. Ci sarà bisogno di migliaia di persone in gamba negli uffici giusti, al posto giusto nel momento giusto. E il Veneto avrà una parte rilevante nel futuro Governo e nel futuro rilancio del Paese" assicura Salvini. "Mancano 54 giorni, non vedo l'ora che arrivi la risposta dei cittadini. Per me non ci sarà agosto, non ci sarà Ferragosto, tornerò in Veneto più e più volte", conclude.

SALVINI: "LEGGE SPECIALE PER VENEZIA SARÀ REALTÀ ENTRO IL 2022"

"La legge speciale per Venezia è arrivata al traguardo e anche questo è un impegno che nei primi giorni del Governo, e quindi sicuramente entro il 2022- potrà essere realtà", aggiunge Salvini.

SALVINI: "CON IL NUOVO GOVERNO L'ITALIA TRATTERÀ PER LA PACE"

"La collocazione internazionale dell'Italia non sarà mai in discussione a prescindere da chi vince le elezioni: siamo con i Paesi occidentali, con le democrazie, con l'Alleanza atlantica e questo non si discute", assicura oggi da Venezia il segretario della Lega, che poi però aggiunge: "dobbiamo darci da fare per firmare la pace (l'attacco della Russia all'Ucraina, ndr) che tanto finirà prima o poi. Ed è meglio se invece di finire fra sei mesi finisce fra un mese con una trattativa, perché le guerre nel 2022 non si vincono sul campo ma si chiudono a tavolino. Ecco, prima si apre questo tavolo meglio è". Insomma, continua Salvini, "bisogna che la diplomazia faccia la diplomazia… In Italia fra due mesi ci sarà un nuovo ministro degli Esteri che penso potrà far meglio rispetto a chi lo ha preceduto".

SALVINI: "CON NOI IL PONTE SULLO STRETTO SI FARÀ"

Se il centrodestra vincerà le elezioni del 25 settembre i prossimi "non saranno anni di perplessità", prosegue il segretario della Lega. Tra i temi su cui "non ci posso essere dubbi" cita l'avvio dei "lavori per il ponte sullo stretto di Messina, che si finanzia con i soldi dei privati".

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