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Da Renzi ai vaccini: Conte alle prese con una ‘zdaura’ 86enne a Bologna

L'ex premier è stato fermato da un'anziana signora mentre partecipava alla commemorazione della strage del 2 agosto 1980

Pubblicato:02-08-2021 15:44
Ultimo aggiornamento:02-08-2021 15:44

Giuseppe Conte Bologna strage 2 agosto
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BOLOGNA – Da Matteo Renzi che “è un traditore” al vaccino in cui “non credo, ma l’ho fatto per forza”. Il leader M5s Giuseppe Conte, oggi a Bologna per la commemorazione della strage alla stazione del 2 agosto 1980, tra selfie, autografi e strette di mano con le persone in strada, finisce suo malgrado per essere il protagonista anche di un siparietto con la signora Tamara: 86 anni, in sella alla sua bicicletta, quando vede l’ex premier in via Indipendenza, smonta dal sellino e lo ferma.

“Vuol sapere cosa penso io? Che voglio morire presto- dice la signora Tamara- questo mondo non mi piace per niente. Non è un mondo per me. Lo stanno distruggendo. E voi cosa fate? Niente. Dovete mettere insieme un buon governo, mettere insieme delle cose che dovete assolutamente fare, mantenendo le parole che date, mettetevi d’accordo e combattere. Non cedere davanti alle persone malvagie, come è successo”. Conte ascolta: “Tipo?”, chiede. “Tipo Renzi, che è un traditore– risponde con la battuta pronta la signora- ma chi paghiamo? Pensi che l’hanno eletto gli ex comunisti, una vergogna totale“.

L’ex premier ride: “Io non parlo, eh? Lo dice lei…”. La signora Tamara non si fa certo problemi. “Adesso che ho 86 anni non sto zitta neanche se mi legano. Io non credo neanche nei vaccini, guardi…”. E qui Conte sorride meno. “Ma l’ha fatto?”, si informa. “Ah par fòrza, a Bologna non si poteva fare altro”, risponde la 86enne. “Eh va fatto, va fatto…”, si raccomanda Conte. “Però non mi chiedano più niente, perchè ho già dato”, lo interrompe di nuovo la signora. Che torna alla carica: “Sappiamo cosa abbiamo fatto noi, la nostra generazione. E hanno distrutto tutto. Va mo là, Conte: mettiti mo’ con della grinta“, esorta. “Io ce la metto tutta”, la rassicura l’ex premier. “Bravo, guarda che ti controllo eh?”, lo avverte la signora. “Quando ripasso a Bologna ti aspetto”, promette Conte. E si stringono la mano.


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