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Gaza, strage in fila per gli aiuti: l’Onu accusa Israele

Una delegazione delle Nazioni Unite ha potuto visitare i feriti ricoverati nell'ospedale di Al-Shifa

Pubblicato:02-03-2024 10:45
Ultimo aggiornamento:02-03-2024 15:11

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ROMA – Molte delle persone rimaste ferite giovedì alla periferia di Gaza City mentre erano in attesa di ottenere aiuti umanitari sono state colpite da proiettili, verosimilmente esplosi da militari israeliani: lo ha riferito Stephane Dujarric, un portavoce delle Nazioni Unite. Alla base della constatazione una visita di esperti dell’Onu ieri all’ospedale di Al-Shifa, il principale della Striscia di Gaza, dove sono in cura circa 200 delle vittime. Giovedì almeno 112 persone sono rimaste uccise e altre 760 ferite nei pressi di un posto di blocco dell’esercito di Israele dopo l’arrivo nell’area di un convoglio di tir che trasportava cibo e aiuti umanitari. Più fonti hanno accusato i militari di Israele, che avrebbero aperto il fuoco sulla folla di persone in prossimità del check point. Secondo Dujarric, che ricopre in particolare il ruolo di portavoce del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, all’Al-Shifa gli esperti delle Nazioni Unite hanno visto “un gran numero di ferite da colpi di arma da fuoco”.

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