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A Bologna il Comune resiste sui 30: “Come Asterix e Obelix”

Dopo che il ministro Salvini ha annunciato il pugno duro contro Bologna città 30 per aver esteso il limite di velocità in maniera generalizzata, il sindaco di Bologna invoca il paragone con la vinceda degli 'irriducibili' galli Asterix e Obelix

Pubblicato:02-02-2024 13:48
Ultimo aggiornamento:03-02-2024 14:05

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BOLOGNA – Presa di mira dal ministero dei Trasporti per la rivoluzione a 30 all’ora, la Bologna della Giunta Lepore pare sentirsi accerchiata. E così nasce (non del tutto per scherzo) il parallelo con il villaggio di Asterix e Obelix, gli imbattibili-irriducibili Galli che l’Impero Romano non riesce mai a conquistare. A lanciare il paragone è lo stesso sindaco Matteo Lepore, questa mattina su Facebook. “A seguito di continue sconfitte da parte del villaggio di irriducibili Galli- scrive dunque Lepore- il Senato romano inizia a credere che i Galli, a causa della loro apparente invincibilità, potrebbero essere dei”. Un’idea che Giulio Cesare respinge con sdegno, decidendo di sfidare i Galli in una prova ispirata alle 12 fatiche di Ercole. Se vincono, Cesare consegnerà loro l’Impero Romano. Se perdono, i Galli si dovranno arrendere a Roma. Neanche a dirlo, il villaggio schiera i suoi eroi: Asterix e Obelix.

La ‘resistenza’ di Bologna Città 30, lanciata da Lepore attraverso il paragone con il storia di Asterix e Obelix, arriva dopo che nella serata di ieri è uscita la notizia della direttiva firmata dal ministro Matteo Salvini contro le scelte fatte dalla Giunta Lepore: la direttiva firmata prevede infatti la possibilità di stabilire il limite dei 30 chilometri orari solo strada per strada e non in modo generalizzato come invece è stato fatto a Bologna.

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LO STOP DI SALVINI: “I 30 SOLO STRADA PER STRADA”

La direttiva firmata ieri dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di fatto limita fortemente la possibilità di portare il divieto a 30 all’ora nelle città: nella sostanza, il ministro vincola a casi eccezionali e definiti puntualmente la possibilità di derogare al limite dei 50 all’ora previsto per le strade urbane.
I provvedimenti presi a livello locale, recita un passaggio della direttiva, “devono essere informati, a pena di illegittimità degli stessi, ad un approccio capillare, consistente nell’introduzione di deroghe rispetto al limite generale di 50 km/h solo per strade e tratte delimitate“. Si evidenzia anche che come prevede il codice della strada il ministro “può incaricare gli uffici territoriali del ministero ad effettuare controlli in merito a tali provvedimenti”. Dunque i 30 all’ora sono possibili, per Salvini, solo in “strade o tratti di strada tassativamente individuati, nonchè giustificati solo laddove sussistano particolari condizioni che richiedano l’imposizione di limiti diversi”.
Tra le ragioni per poter portare al limite sotto i 50 vengono citate, tra le altre, situazioni di pericolo come l’assenza di marciapiedi, la presenza di attraversamenti non semaforizzati, restringimenti anomali della strada, pendenze elevate, e frequenza di ingressi e uscite carrabili.
L’idea di base espressa nella direttiva del ministero è infatti che “l’imposizione generalizzata di limiti di velocità eccessivamente ridotti potrebbe causare intralcio alla circolazione e conseguentemente risultare pregiudizievole sotto il profilo ambientale, nonchè dell’ordinata regolazione del traffico, creando ‘ingorghi e code’ stradali“.

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LEPORE CITA LA GAG DEL LASCIAPASSARE A-38

Di fronte all’annuncio di un pugno duro da parte del ministero, Lepore “Dopo essere usciti dall’Antro della Bestia che costituiva la settima prova- continua il racconto Lepore- il duo tenta di ottenere il lasciapassare A-38 da un grande edificio burocratico chiamato ‘La casa che rende folli’. Il compito si rivela pressoché impossibile a causa del personale che li dirige da uno sportello all’altro, ma Asterix li batte al loro stesso gioco chiedendo l’immaginario lasciapassare A-39. Il personale è vittima del proprio comportamento e fa sì che il prefetto consegni loro inconsapevolmente il lasciapassare A-38″. Difficile non vedere in questo passaggio la disfida a colpi di carte bollate, atti e direttive tra il Comune e il Ministero appunto sulla ‘Città 30’.

Dopo aver superato le astrusità della burocrazia, prosegue il sindaco di Bologna nella sua citazione, Asterix e Obelix attraversano “un burrone pieno di coccodrilli picchiandoli“, invece usare una corda invisibile, e rispondono “a un indovinello del saggio della montagna che si rivela essere uno spot di un detersivo per lavatrice. Trascorrono quindi una notte in una pianura tormentata dai fantasmi (‘La pianura dei trapassati’), lamentandosi del rumore e convincendo i fantasmi a stare zitti. Asterix e Obelix si ritrovano infine a Roma insieme ai loro compaesani per la prova finale”.
E qui Lepore si ferma col racconto. Lasciando in calce al post il classico ‘Continua’ con tre puntini di sospensione. Bisognerà insomma aspettare la prossima puntata (o le prossime puntate) per vedere che fine faranno gli “irriducibili Galli” della Bologna 30.

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