NEWS:

A Palazzo Massimo a Roma l’arte è anche in cucina

Caffetteria Massimo e ristorante Livia portano gusto e relax al Museo Nazionale Romano

Pubblicato:01-04-2022 13:26
Ultimo aggiornamento:01-04-2022 13:27

Bar massimo di roma
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Le nuove ‘vie’ della cultura passano, anche, per l’enogastronomia. Niente di nuovo se pensiamo alle grandi capitali europee ma per Roma, forse, è davvero un punto d’arrivo. A un passo da Termini e accanto alle Terme di Diocleziano, dentro a Palazzo Massimo c’è il Museo Nazionale Romano: quattro piani di bellezza dove passeggiare tra sculture, rilievi, affreschi, mosaici, stucchi e sarcofagi, provenienti dagli scavi effettuati a Roma e nel territorio circostante a partire dal 1870. Un gioiello per la capitale che ospita i maggiori capolavori dell’intera produzione artistica del mondo romano ma anche la Caffetteria Massimo e il ristorante Livia. La zona relax, il coworking, la bakery con gastronomia da sala e asporto, il bistrot con giardino e il ristorante con terrazza e cocktail bar ambiscono a diventare un nuovo break point della ristorazione capitolina.

Il progetto è firmato dal Gruppo Camst, azienda leader nei servizi di ristorazione in Italia e all’estero, che con questa nuova apertura affida la firma del menù allo chef fuoriclasse della generazione under 40 Fulvio Penta. Dopo gli esordi nel 2003 presso le cucine dell’Hotel De Russie e la successiva esperienza a Labico sotto l’ala dello stellato Antonello Colonna, Penta ha già lasciato il segno in città confezionando alcune delle ricette più iconiche di ristoranti di successo come Pastificio San Lorenzo, Porto Fluviale ed Enoteca Verso.

Impossibile non notare le vetrate su strada, in via Giovanni Amendola 6, della Caffetteria Massimo. Un bar di quartiere dall’attitudine cosmopolita, che dalle 7 del mattino serve colazioni, dolci e salate, da prendere al volo o da gustare con tutta la calma che ci vuole nell’area relax dedicata al coworking. Non solo bar ma anche una sofisticata bakery che impasta e sforna lievitati fatti a mestiere, da piccoli capolavori di pasticceria a decine di varietà di pizza e pane fresco in ogni declinazione di forme, aromi e farine. Ci sono i pizzotti cotti a legna, i pan tasca di grano duro, i quadrotti pugliesi e i ‘massimini’, panini in formato mignon farciti di carne, pesce o verdure. E poi Caffetteria Massimo è anche un delizioso bistrot con cucina per piatti espressi, dove assaggiare la Burratina in foglia con le alici del Mar Cantabrico, i burger, le bowl e le zuppe del giorno. Menzione speciale, infine, per i dolci fatti in casa e una collezione di squisiti dessert al bicchiere.


Al primo piano invece c’è Livia, per i visitatori del Museo sarà impossibile non cogliere l’omaggio a Livia Drusilla, l’imperatrice moglie di Augusto. Una delle sale più belle di Palazzo Massimo è infatti dedicata alla Villa di Livia e ricoperta da magnifici affreschi ritrovati nel ninfeo della villa imperiale ‘ad Gallinas Albas’, località riemersa dagli scavi archeologici di Prima Porta. I dipinti raffigurano un giardino verde con una grande varietà di piante e uccelli, tra cui pini, querce, melograni, mirti, oleandri, palme da dattero, corbezzoli, allori, edera e molti fiori. Questi affreschi sono in parte riprodotti negli spazi del ristorante e rappresentano certamente un invito al Museo per chi arriva da fuori.

Sebbene una parte del menù sia condivisa con il bistrot al pianterreno, da Livia la ricerca culinaria si fa più sofisticata e gli abbinamenti diventano più audaci. La cura per i dettagli si fa più evidente, dalla mise en place alle tecniche di cottura: tra gli antipasti si incontra il baccalà mantecato con una crema di pizzaiola fresca, tra i primi è difficile resistere alle fettuccine fatte in casa con ragù bianco d’agnello tagliato al coltello e carciofi, mentre nella lista dei secondi spicca il polpo rosticciato con pappa al pomodoro e stracciata.

Infine lo chef Fulvio Penta firma anche un bouquet di ricette pensate per accompagnare la drink list del cocktail bar, tutta da sorseggiare in terrazza, al tramonto, per l’appuntamento con l’Aperitivo a Palazzo Massimo, tra musica e arte.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it