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Valditara: “Mai parlato di toccare il contratto ma gli stipendi degli insegnanti vanno resi uguali nei fatti”

Il ministro dell'Istruzione alla Camera: "A Roma un insegnante delle elementari, tra affitto e spese, resta con 153 euro"

Pubblicato:01-02-2023 18:54
Ultimo aggiornamento:01-02-2023 18:54

Giuseppe-Valditara
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ROMA – Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è tornato sull’ipotesi degli stipendi differenziati per i docenti di Regioni differenti. Intervenuto alla Camera durante il Question Time, Valditara ha detto che sulla vicenda c’è stata “molta propaganda e poco rispetto della verità“, e ha poi riportato alcuni passaggi dell’intervento in cui aveva parlato della proposta.

Il ministro ha ribadito di non aver mai messo in discussione il contratto nazionale, ma ha anche aggiunto che la sfida è “capire come fare affinché il lavoratore che si trova con un costo della vita più alto in un determinato territorio, ovunque si trovi, non riceva uno stipendio che nei fatti è molto più basso“. “Anche gli indici Istat rilevano che per esempio anche a Roma il costo della vita è molto caro – ha sottolineato Valditara – Pensate che nell’area romana, a fronte di uno stipendio di 1.300 euro al mese (che è lo stipendio purtroppo di un insegnante elementare), tra costo della spesa e quello dell’affitto, a fine mese rimangono appena 153 euro”.

“La sinistra riformista un tempo si era posta la questione di coniugare merito e bisogno, ma poi l’ha abbandonata, l’ha trascurata – ha concluso il ministro – Sono fermamente convinto che noi dobbiamo riprendere in mano quella sfida, nell’interesse dell’Italia intera”.


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