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Terremoto, nelle Marche stimate 275mila tonnellate di macerie, già smaltite 50mila

La rimozione delle macerie prodotte dal terremoto di un anno fa sta procedendo a pieno ritmo già da marzo

Pubblicato:24-05-2017 12:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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visso_terremotoANCONA – ‘Piano Macerie’: si stimano 275 mila tonnellate nelle Marche a causa del sisma. Al momento ne sono state rimosse 50 mila. All’invito lanciato l’altro giorno dalla Regione ai Comuni affinché inviassero il piano di smaltimento macerie all’amministrazione regionale per agevolare le procedure hanno risposto 28 sindaci. Restano da completare, tra gli altri, i piani di rimozione di Muccia, Bolognola, Castorano, Arquata del Tronto, Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera. Non a caso i Comuni più indietro sono quelli più danneggiati dal sisma. “Una volta completati i piani di questi Comuni le tonnellate tenderanno a crescere in misura notevole- spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli-. La Regione continuerà ad affiancare questi Comuni nella stesura delle schede. La rimozione delle macerie sta procedendo a pieno ritmo già da marzo. Le potenzialità saranno incrementate ancora di più una volta completata la seconda area dell’impianto di Piane di Chienti di Tolentino in corso di realizzazione da parte del Cosmari”. Una volta rimosse le macerie vengono portate nei siti di raccolta individuati dalla Regione negli scorsi mesi: area Unimer ad Arquata del Tronto, area località Piane di Chienti a Tolentino gestita da Cosmari (in corso di realizzazione la seconda area), l’ex cava in località Stallo a San Ginesio gestito da Cosmari e il capannone industriale di Monteprandone gestito da Picenoambiente.

“La rimozione delle macerie procede sulla base della disponibilità che i gestori hanno di raggiungere e caricare le macerie dai vari siti, resi accessibili dalle ordinanze dei sindaci e dunque delle eventuali demolizioni degli edifici pericolanti o strade da mettere in sicurezza- conclude Ceriscioli-. Inoltre ci sono diversi Comuni con aree particolarmente complesse spesso coinvolte da frane. Una volta ricevuti tutti i piani comunali delle macerie e dunque stabilita la reale quantità da rimuovere, la Regione procederà ad individuare un cronoprogramma con i gestori”.

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