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Il direttore di Civiltà Cattolica contro Salvini: “Non nomini Dio invano”

Antonio Spadaro, teologo, gesuita, giornalista richiama il comandamento che "ci chiede di non usare il nome di Dio per i propri scopi"

Pubblicato:19-05-2019 11:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:29
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ROMA – “Non nominare il nome di Dio invano”. Antonio Spadaro, teologo, gesuita, giornalista, direttore della Civiltà Cattolica, cita in un post su facebook uno dei dieci comandamenti per commentare la manifestazione sovranista di ieri a Milano in cui Matteo Salvini impugnando il rosario ha invocato la benedizione del cuore immacolato di Maria e dei Santi protettori dell’Unione Europea.

Salvini è tornato questa mattina sull’argomento, invitando i sostenitori ad andare a Messa (“non siamo noi i cattivi”, ha detto) e rivelando di essere oggetto “di messaggi da parte di frati, preti, suore, missionari, vescovi e cardinali” che lo invitano ad andare avanti, pur chiedendogli di non render noto il loro appello. “Rosari e crocifissi- scrive Spadaro- sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato: se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio“.

Salvini in piazza a Milano: “Affido l’Italia al cuore immacolato di Maria”

Un post accolto da centinaia di like e decine di commenti positivi. Spadaro e’ intervenuto a piu’ riprese nella discussione, per sottolineare che “ascoltare il nome di Dio e di Maria non deve fare esultare l’animo religioso sempre e comunque. Infatti ‘Non nominare il nome di Dio invano’ ci chiede di non usare il nome di Dio per i propri scopi. La coscienza critica e il discernimento dovrebbe aiutare a capire che non è un comizio politico il luogo per fare litanie (e in nome di valori che col Vangelo di Gesù nulla hanno a che fare). Ciascuno può valutare le intenzioni e farsi la propria opinione. Tuttavia è chiaro che l’identitarismo nazionalista e sovranista ha bisogno di fondarsi anche sulla religione per imporsi. Ha trovato questa carta della strumentalizzazione religiosa (in Italia come altrove nel mondo, sia chiaro: non siamo originali in questo!) come adatta e la usa. La coscienza cristiana, a mio avviso, dovrebbe sussultare con sdegno e umiliazione nel vedersi così mercanteggiata e blandita. Si facciano i propri discorsi, ma davanti a Dio bisogna togliersi i sandali“.


VIDEO | Matteo Salvini e l’elenco dei Santi in piazza Duomo

Spadaro interviene anche per difendere Papa Bergoglio, citato ieri da Salvini e fatto oggetto di fischi nella piazza sovranista. “La reazione di Cristo all’uso strumentale di Dio è la cacciata dei mercanti dal Tempio. Chi parla e predica il Vangelo in maniera radicale ieri è stato attaccato con fischi e bu”, ha detto il direttore di Civilta’ Cattolica.

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