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A L’Aquila il 5G Forum, Zte corporation: “È sfida da vincere”

Le applicazioni di questa nuova tecnologia vanno dalla telemedicina al monitoraggio sismico fino alla mobilità e all'agricoltura

Pubblicato:15-11-2018 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:47
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https://youtu.be/ECRjVPzs2tY

L’AQUILA – Si è aperto con l’intervento del presidente della Zte Corporation, Xiao Ming, il 5G Forum in corso al Polo Tecnologico dell’Aquila. E’ qui che il colosso cinese delle telecomunicazioni ha deciso infatti di far partire la sperimentazione ‘Città 5G’ in accordo con il ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo è quello di fornire servizi innovativi con forte impatto in termini di utilità sociale ed economica.


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La filosofia dell’azienda l’ha spiegata James Zhang, il più stretto collaboratore di Ming. “Nel campo del 5G- ha detto- siamo dei veri pionieri e vogliamo avere un ruolo attivo nel plasmare insieme il futuro. Il 5G per noi è parte di questo futuro e dobbiamo pensare alle opportunità che può offrirci. Nei prossimi cinque anni sarà importante investire in questa tecnologia, pur consapevoli che nel contempo dovranno essere potenziate le infrastrutture del 4G per poter supportare una nuova sfida che permetterà di dare risposti importanti al vivere sociale ed economico a cominciare dal risparmio energetico”. 

La sostenibilità è dunque una delle parole chiave di questa nuova tecnologia e le sue applicazioni sono infinite e vanno dalla telemedicina al monitoraggio sismico degli edifici fino alla mobilità, l’agricoltura e la sicurezza urbana tanto per fare solo alcuni degli esempi possibili. Alla sua base, dunque, la promozione di un ecosistema favorevole allo sviluppo di nuovi modelli di business altamente innovativi.

https://www.youtube.com/watch?v=0fG1dCi3Ew8

DE SIO (ZTE): 5G CAMBIERA’ LE NOSTRE VITE

 Alessio De Sio, Responsabile pubbliche relazioni Zte Corporation, spiega in che modo il 5G cambierà, in meglio, la nostra vita: “Zte sta facendo un grande investimento aprendo qui all’Aquila un centro di innovazione scientifica sul 5G. Un’evoluzione su tutto ciò che ci consente di essere connessi perché rispetto a quando siamo passati dal 3G al 4 G ci sarà una totale connessione uomo cose. Una totale gestione da parte dell’uomo delle cose. Sarà un cambiamento epocale soprattutto dei nostri usi e consumi. Un po’ come quando arrivò il primo telefonino che poi ci ha cambiato la vita– aggiunge De Sio- Il 5G cambierà sicuramente in meglio la vita alle persone e qui studiamo insieme all’Università dell’Aquila cosa fare e come fare per migliorare la qualità della vita delle persone. L’Aquila ha una grande tradizione nelle telecomunicazioni. Abbiamo deciso di investire qui per dare un segnale forte e fare dell’Italia e di questa città un polo di attrazione tecnologica. Stiamo sperimentando applicazioni capaci di aiutare le persone anche in casi drammatici come quello del terremoto”.

https://youtu.be/RLdE5uS6Wy4

XIAO MING (ZTE CORP.): CREATI 1000 POSTI LAVORO

“Quando abbiamo iniziato qui in Italia, nel 2016, avevamo meno di 100 dipendenti. Oggi ne sono più di mille e l’obiettivo è crescere qui. L’Italia è stato scelto come quartier generale nelle attività in Europa. Questo significherà nuovi posti di lavoro, nuovi professionisti che andranno in giro per l’Europa a formare altri operatori per lo sviluppo di questo ecosistema che è il 5G”. Così a margine del 5G Fourm in corso al Tecnopolo dell’Aquila, dove la Zte ha iniziato la sua sperimentazione, il presidente del colosso cinese Xiao Ming. 

“Posti di lavoro che sono nati- ha aggiunto- grazie alla collaborazione con molti partner e molte aziende. Siamo molto ottimisti. Per darvi un’idea delle nostre capacità innovative- ha aggiunto Ming- ricordiamo che siamo l’unica azienda al mondo che per 8 anni consecutivi è stata nelle prime posizioni in relazione al numero di brevetti presentati. Per tre di questi otto siamo stati primi”.

https://youtu.be/rrlray0zfKQ

FEDELI (COO ZTE): 5G HA RISPOSTA SIMILE A ISTINTO UMANO

Lucio Fedeli, Coo (Chief Operating Offcer) Zte Corporation spiega come il 5G entrerà nel quotidiano della nostra vita. “G sta per generazione– afferma- Ogni volta che c’è una rivoluzione tecnologica che cambia le nostre abitudini quotidiane si parla di nuove generazioni. 2G voleva dire iniziare a usare il cellulare che cambiò il nostro modo di vivere. Anche il 5G lo cambierà. L’Aquila è una delle 5 città scelte dal Ministero dello Sviluppo economico ed è unica al mondo. La causa è il terremoto. Questo ha trasformato l’Aquila in un laboratorio a cielo aperto”.

“Partiamo da che cosa vuol dire e cosa è cambiato col 5G – prosegue -. Consente di trasferire quantità di gran lunga maggiore di dati con una velocità o meglio latenza, per usare gergo tecnico, completamente diversa. Per latenza si intende il tempo che passa da quando si fa un’azione e l’effetto che questa azione ha. Vuol dire che averlo trasportato ad avere una risposta analoga all’istinto umano permette ad esempio connettere due veicoli o un veicolo a un semaforo o un cartello stradale permette, avendo una reazione umana, di connettere le auto in maniera istantanea. Se questo non avvenisse ci sarebbe un incidente”.

JIAYI (ZTE): L’AQUILA START-UP A CIELO APERTO

La scelta di portare la sperimentazione del 5G fatta dal colosso cinese Zte all’Aquila non è stata casuale. Lo ha confermato nel corso del Summit che si sta svolgendo del Tecnopolo della città Wang Jiayi, direttore 5G Ran della società.

“E’ una possibilità unica- ha detto- Tecnologie 5G si stanno già utilizzando nella ricostruzione. Questo significherà non solo una raccolta dati importante per la città, ma anche a livello nazionale e internazionale. I dati raccolti sulle sperimentazioni saranno messi a disposizione di chiunque. L’Aquila in sostanza si è trasformata in una vera e propria Start Up a cielo aperto”.

BIONDI: SISMA DA TRAGEDIA AD OPPORTUNITA’

“L’Aquila è tornata a vivere e ospita gli occhi attenti di una platea internazionale segnando anche un cambiamento rispetto all’aprile 2009 quando eravamo concentrati sulla tragedia vissuta”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che è presente oggi al 5G Forum dell’Aquila in corso al Tecnopolo della città. Una tragedia che, nel tempo, si è insomma trasformata in un’opportunità. “All’indomani del sisma- ha detto ancora Biondi- guardavamo intorno a noi con occhi curiosi. Ci chiedevamo se una città ferita quasi mortalmente potesse avere una prospettiva futura. Oggi nascono qui progetti visionari e non banali. Oggi possiamo raccontare una storia diversa. Una città dove la storia è protagonista è diventata il luogo d’incontro tra passato e il futuro che deve ancora arrivare. In un territorio che fino a un po’ di tempo fa era considerato svantaggiato e che oggi è invece la frontiera delle infrastrutture. Queste, ormai- ha sottolineato- non sono più solo quelle materiali, ma anche quelle immateriali che possono avvicinare le popolazioni delle aree interne alle metropoli e raccontare l’epopea di una città che quasi 10 anni fa sembrava destinata a sparire”.

WIND TRE: ECOSISTEMA QUINTA GENERAZIONE

“La sperimentazione del 5G all’Aquila è il frutto di un grande progetto di Private Public Partnershio”. Lo ha detto nel corso del 5G Forum in corso al Tecnopolo dell’Aquila, Jeffrey Hedberg, ceo di Wind e partner del progetto.

“Wind Tre con Zte, Open Fiber, l’Università degli Studi dell’Aquila, aziende tech e startup- ha aggiunto- sta costruendo gli ecosistemi per sviluppare i servizi di quinta generazione. Wind Tre, in questo processo, sta costruendo, infatti, modelli di business che trasformano gli operatori TLC da fornitori di connettività a sviluppatori di ecosistemi e servizi smart per aziende e cittadini. Partiremo già nel 2019 con un importante roll out della nuova rete 5G, che si innesterà sull’attuale processo di consolidamento e di modernizzazione della nostra infrastruttura, che sta migliorando nettamente la customer experience dei nostri clienti consumer e business”.

“Dopo la gara 5G e l’accelerazione sui piani di investimento- ha concluso Hedberg- le Telco stanno facendo la loro parte. E’ necessario che tutti gli attori politico-istituzionali e i regolatori diano il loro contributo per favorire la creazione di un nuovo ecosistema”.

di Alessandra Farias

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