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FOTO | VIDEO | Quattordici anni fa il terremoto dell’Aquila, Meloni: “Città resiliente, è di esempio”

Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 una scossa di magnitudo 6.2 distrusse buona parte del capoluogo abruzzese causando 309 morti

Pubblicato:06-04-2023 09:17
Ultimo aggiornamento:07-04-2023 14:28

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ROMA – Sono passati 14 anni dal devastante terremoto dell’Aquila. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 una scossa di magnitudo 6.2 svegliò la città, distruggendone buona parte e causando 309 morti. A distanza di tanti anni L’Aquila inizia a ritrovare il suo antico splendore con le vie principali del centro storico in buona parte ricostruite e tornate ad animarsi grazie allo sforzo dei tanti commercianti che hanno deciso di scommettere ancora sulla loro città.

Ma tanto c’è ancora da fare. Nelle frazioni e in periferia la situazione è ben diversa, molti sono i paesi dove la ricostruzione procede a rilento, con gli abitanti costretti ancora a vivere nei progetti case costruiti all’indomani del sisma.

LA VISITA DI MELONI ALL’AQUILA PER IL TERREMOTO

In occasione dell’anniversario del tragico evento ieri la premier Giorgia Meloni, insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa, si è recata nel capoluogo abruzzese per le celebrazioni in ricordo delle vittime del terremoto:L’Aquila è una città sempre molto orgogliosa e resiliente, prima di lamentarsi offre l’esempio. È una città da cui c’è molto da imparare”, ha dichiarato arrivando in città.


“La mia presenza qui è doverosa, non potevamo mancare all’anniversario e rendere omaggio alle vittime e agli sfollati”, ha proseguito. “Questo piccolo territorio è stato pesantemente colpito ma ha avuto la forza e la capacità di rialzarsi e fare del suo meglio per risorgere”, ha aggiunto.

MELONI: TRAGEDIA L’AQUILA TOCCÒ CUORE E MENTE ITALIANI

 “Sono trascorsi 14 anni da quel terribile terremoto del 6 aprile 2009 che colpì con forza L’Aquila e l’Abruzzo. Quella tragedia toccò il cuore e la mente di tutti gli italiani, che non si tirarono indietro di fronte alle difficoltà e dimostrarono grande solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite”, ha scritto oggi su Facebook Meloni.

“Onoriamo la memoria delle 309 vite spezzate- ha aggiunto-, e ci stringiamo intorno alle famiglie e ai loro cari. L’impegno per questo forte e orgoglioso territorio non è terminato e il Governo lavora per accompagnare e sostenere il completamento della ricostruzione. C’è ancora molto da fare, ma abbiamo la possibilità di far risorgere L’Aquila e i Comuni del cratere e renderli ancor più belli e fieri di prima. Continueremo a fare la nostra parte”.

MATTARELLA: IMPEGNO A COMPLETARE LA RICOSTRUZIONE

 In occasione dell’anniversario del terremoto de L’Aquila, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indossato il “fiore della memoria”, il simbolo che ricorda le vittime del 6 aprile 2009, inviatogli dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. “Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 uno dei terremoti più devastanti della nostra storia recente ha propagato morti e distruzioni a L’Aquila e nei paesi vicini. L’Italia intera si strinse attorno a chi fu gettato nel dolore, nella paura, nel bisogno. L’immediato sentimento di solidarietà, che appartiene al nostro essere italiani, ha aiutato aquilani e abruzzesi nella fatica annosa di riconquistare spazi di vita, legami di comunità, percorsi verso il futuro”, dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Sindaco del Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi. “Questo giorno di memoria- aggiunge- è, per la Repubblica, un rinnovato giorno di impegno. L’impegno di completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città. Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto deve spingere proprio al rilancio dell’università e dell’impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso”. “Parti significative del territorio nazionale sono purtroppo vulnerabili agli eventi sismici, come confermato dai terremoti che hanno fatto seguito a quello de L’Aquila. Occorre impegno nella prevenzione, rigore nella ricostruzione e nel risanamento degli edifici. È un dovere che non ricade su pochi ma chiama alla collaborazione le forze economiche e sociali accanto alle istituzioni, nazionali e territoriali”.

TERREMOTO L’AQUILA, LE CELEBRAZIONI PER L’ANNIVERSARIO: UNA STELE PER LE VITTIME

Nel pomeriggio di ieri il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, hanno scoperto una stele al Parco della Memoria delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009. È stato il primo momento della commemorazione del 14esimo anno dal sisma che, alle 3.32 di quel giorno, devastò il capoluogo d’Abruzzo e il suo circondario. Con loro i familiari di alcune delle vittime.

Progettata dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila e realizzata dalla stessa ditta che ha costruito il Parco, sulla stele è stato inciso il Fiore della memoria raffigurante il croco dello zafferano, il simbolo individuato anche quest’anno dalla Municipalità per ricordare quanti ci hanno lasciato a seguito di quel tragico evento. Con il presidente del Senato, sono intervenuti il ministro della Disabilità, Alessandra Locatelli, i sottosegretari agli Interni, Emanuele Prisco, all’Economia e Finanze, Lucia Albano, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, e all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo.

Alla cerimonia erano presenti anche il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, i coordinatori dei sindaci del cratere sismico, Gianni Anastasio e Massimiliano Giorgi, il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016 dell’Italia centrale, senatore Guido Castelli, e il responsabile della struttura di missione, Mario Fiorentino.

Il presidente La Russa ha deposto una rosa bianca sul viale che fiancheggia la fontana del Parco, davanti alle targhe dei nomi delle 309 vittime del terremoto e, insieme con il sindaco Biondi, ha salutato i presenti, scoprendo la stele coperta da un panno con i colori della città dell’Aquila, nero e verde. Un minuto di raccoglimento ha concluso la cerimonia di Parco della Memoria.

Alle 18 è iniziata la Santa Messa in ricordo delle vittime del sisma del 6 aprile 2009, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e degli altri rappresentanti istituzionali che avevano partecipato alla cerimonia al Parco della Memoria.

La funzione, che si è svolta nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (detta delle Anime Sante), edificata a partire dal 1713 in memoria delle vittime del terremoto dell’Aquila del 1703 e restaurata dopo il sisma 2009 grazie al sostegno del governo francese, è stata celebrata dall’Arcivescovo dell’Aquila, Cardinale Giuseppe Petrocchi. Durante la preghiera eucaristica è stata data lettura dei nomi delle 309 vittime del terremoto. Poco prima della conclusione della Messa, animata dal coro L’Aquila in Canto, il sindaco Pierluigi Biondi, visibilmente commosso, ha rivolto un messaggio a ricordo della tragedia, che si invia di seguito. Il Presidente Meloni ha poi fatto visita alla Cappella della Memoria della chiesa delle Anime Sante, insieme con il cardinale Petrocchi, il sindaco Biondi e le altre autorità.

All’uscita dalla chiesa, in piazza Duomo, il premier si è intrattenuta con Renza Bucci (detta affettuosamente Nonna Renza) e il marito Angelo che, la notte del sisma, hanno perso la figlia Giovanna, che avrebbe dato alla luce di lì a poche ore una nipotina, cui era già stato dato il nome di Giorgia, il genero e un nipote in tenera età.

Alla funzione religiosa ha fatto seguito “Tempo di musica e preghiera per le vittime del 6 aprile 2009”, cantata con alcuni brani di Johann Sebastian Bach, eseguita dall’orchestra, dall’organo, dai solisti e dal coro del conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila. Alle 21.30, da via XX settembre, davanti a palazzo di giustizia, è partita la fiaccolata in memoria dei defunti del sisma. Nella notte un fascio di luce si è innalzato verso il cielo da piazza Duomo, a simboleggiare il legame di chi resta con chi se n’è andato quella tragica notte.

LA FIACCOLATA IN RICORDO DELLE VITTIME DEL 6 APRILE

Prima dell’avvio, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha incontrato Hasan Enes Maboçoglu, primo segretario dell’ambasciata turca in rappresentanza dell’ambasciatore, che ha preso parte alla fiaccolata. Quest’ultima, composta da un migliaio di persone, ha percorso tutta via XX settembre, con una sosta davanti all’area dove si trovava la casa dello studente, crollata la notte del terremoto e nella quale persero la vita ragazze e ragazzi che frequentavano l’università dell’Aquila.

Passando per viale Crispi, la fiaccolata ha raggiunto intorno alle 23.30 Piazzale Paoli, dove si trova il Parco della Memoria. Il braciere installato all’interno della fontana che si trova al centro del Parco è stato acceso da due donne, Cansu Sonmez, ricercatrice di nazionalità turca, dottoranda al Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, e Rasha Youssef, siriana, ingegnere chimico industriale, che lavora da diversi anni in città, operando anche presso l’università. Una scelta per testimoniare la vicinanza nei confronti delle popolazioni di Turchia e Siria, colpite dal sisma del 6 febbraio scorso, in ragione della sensibilità che la comunità aquilana ha maturato a seguito della calamità che l’ha colpita 14 anni fa. Dopo l’accensione del braciere, sono stati letti nuovamente i nomi delle 309 vittime.

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“È un giorno importante per questa città – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi, commentando le iniziative per la ricorrenza del sisma che si sono svolte il 5 aprile – la grande rappresentanza di esponenti delle Istituzioni e del Governo del Paese, senza precedenti come in questo anniversario, testimonia la grande attenzione che questa terra merita e continua a ricevere dallo Stato. L’Aquila e i comuni del cratere stanno sostenendo uno sforzo molto significativo per continuare nel percorso di ricostruzione materiale e rinascita sotto il profilo sociale, economico e culturale. Quella del terremoto è una sfida che viviamo quotidianamente per dare risposte alle nostre comunità, superando difficoltà e imprevisti che si incontrano nell’affrontare processi molto complessi. L’attuale esecutivo ha dato già dimostrazione nei confronti dei nostri territori, con provvedimenti significativi in tema di semplificazioni per la ricostruzione pubblica e fondi per i ristori dei bilanci degli enti locali. Sono certo che è solo l’inizio di un nuovo viatico in cui L’Aquila e i centri colpiti dal sisma di 14 anni fa hanno recuperato centralità nell’agenda politica italiana”.

TERREMOTO L’AQUILA, LE INIZIATIVE DEL 6 APRILE

Alle 3.32, ora del terremoto del 6 aprile 2009, la campana della chiesa delle Anime Santa suonerà 309 rintocchi, uno per ogni vittima di quel sisma. Alle 8.45 il sindaco Biondi ha partecipato a un momento di riflessione e alla deposizione di fiori di fronte all’ex casa dello studente di via XX settembre, in ricordo di Antonietta Centofanti, una delle persone più attive nelle iniziative per ricordare la tragedia e zia di uno degli studenti che perirono nel crollo di quel fabbricato.

Un’altra deposizione ha avuto luogo alle 10.30 al cimitero dell’Aquila per iniziativa dell’Anps, l’associazione nazionale della Polizia di Stato, che ha organizzato anche il concerto della fanfara della Polizia alle 11.30, all’Auditorium del Parco.

Alle 11, al parco della Memoria, l’incontro con gli studenti e i cittadini. Alle 18, alle Anime Sante, il vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Antonio D’Angelo, celebrerà la Santa Messa con il rito della lavanda dei piedi a 12 ragazzi nati negli anni 2009 e 2010, appartenenti al Cammino di iniziazione cristiana della parrocchia di San Marco Evangelista e al gruppo scout Agesci L’Aquila 3. Sempre nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, dalle 20 alle 24, preghiera silenziosa all’altare della Riposizione. Per consentire la visita alla cappella della memoria e la preghiera dei defunti, la chiesa del Suffragio resterà aperta dalle 7 alle 24.

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