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Migranti, Saviano: “Toninelli? Caricatura di ministro. Lo disprezzo”

Inutile chiedergli di studiare; M5s stampella di Salvini

Pubblicato:09-07-2018 10:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:21
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ROMA – “Danilo Toninelli su Il Fatto Quotidiano mi invita a tacere. Inutile far presente a questa caricatura di ministro da chi solitamente arrivano certi inviti e cosa significano”. Lo scrive su facebook Roberto Saviano. Eppure, prosegue, “il servizio peggiore Toninelli lo fa agli italiani che hanno votato il M5S e non si aspettavano di diventare la stampella di Salvini, e non si aspettavano da questo loro ministro tanta incompetenza e una tale distorsione della realta’. Questa politica degenerata sta alimentando un clima letale, sta costruendo disperazione e sta armando disperati contro altri disperati. Non tacero’, Ministro, e qui elenco tutte le bugie che dice”.

Sul Fatto quotidiano Saviano scrive: “ho letto l’intervista rilasciata al vostro quotidiano dal ministro Danilo Toninelli, che ogni giorno di piu’ mostra il suo vero volto di burattino nelle mani di Matteo Salvini. Non esiste piu’ per questa politica degenerata alcuna differenza tra vita e morte, tra dignita’ e mancanza di diritti, tra legge e illegalita’. Parlano delle prime e dei secondi come se tutto si equivalesse”.

“Tre questioni- prosegue- secondo me vanno chiarite: 


1) L’orientamento del governo di delegare unicamente ai libici la gestione dei salvataggi in mare e’ folle e criminale, e non a caso si parla di recupero degli accordi stretti tra Berlusconi e Gheddafi: che bel cambiamento! 

2) Il legame tra traffico di persone e Ong e’ da rigettare con forza (non c’e’ una sola prova di legame fra trafficanti e Ong), in special modo dopo il fallimento giudiziario delle elucubrazioni di Carmelo Zuccaro, ma a Toninelli e al suo burattinaio (Lei lo definisce non a torto ‘Cazzaro Verde’) fa comodo fare disinformazione e continuare ad alimentare falsi sospetti verso chi salva vite e in piu’ e’ testimone degli esiti criminali degli accordi tra Italia e Libia 

3) (e rispondo su cio’ per cui mi si chiama in causa) le Ong hanno piu’ volte effettuato salvataggi in quell’area in passato, anche con il coordinamento del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo di Roma, visto che i libici non erano in grado di farlo e non lo sono neanche adesso”.

Queste, dice ancora, “le informazioni che ho riportato per mostrare quanto il ministro ignori colpevolmente la storia recente dei salvataggi in mare e le dinamiche che l’hanno governata. Mi rendo conto di quanto sia inutile chiedere a Toninelli di studiare, poiche’ l’obiettivo suo, e del suo compare, e’ mantenere un potere nella maniera piu’ becera possibile, creando paura e armando disperati contro altri disperati. Per questo non posso che concludere manifestando il piu’ profondo disprezzo, umano e politico, per questa caricatura di ministro”.

M5S: CRITICHE SAVIANO PARADOSSALI E PRETESTUOSE

“Come si può definire folle e criminale fare in modo che la Libia torni ad essere uno Stato in grado di controllare le proprie coste e le proprie acque territoriali, mettere la Guardia Costiera libica in grado di fermare la partenza dei barconi ed effettuare salvataggi in una cornice di legalità e rispetto dei diritti umani, coinvolgendo l’UNHCR e OIM nella gestione e nell’assistenza a terra dei migranti?”, si chiede la senatrice cinquestelle Alessandra Maiorino, membro della Commissione Difesa di Palazzo Madama, in relazione alla risposta di Saviano sul Fatto Quotidiano all’intervista del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. 

“Che allo stato attuale i libici non siano ancora in grado di gestire autonomamente questo problema è sotto gli occhi di tutti, ma proprio per questo è logico e doveroso lavorare perché la Libia arrivi il prima possibile ad operare in autonomia e nel rispetto degli standard internazionali. Suona paradossale e pretestuoso che un personaggio come Saviano criminalizzi una strategia di lotta all’illegalità e di ripristino della legalità, che nulla ha a che fare con il cinico accordo tra Berlusconi e Gheddafi, e questo Saviano non può fingere di non saperlo”, conclude.

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