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De Magistris: “Non incontro Renzi, vado a Palermo”

NAPOLI - "Domani sarò a Palermo, in via D’Amelio, a ricordare che c’è ancora opacità sulla trattativa Stato-mafia.

Pubblicato:18-07-2016 11:15
Ultimo aggiornamento:18-07-2016 11:15

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NAPOLI – “Domani sarò a Palermo, in via D’Amelio, a ricordare che c’è ancora opacità sulla trattativa Stato-mafia. Non ho avuto inviti per la visita di Renzi, non mi risulta che abbia in programma un incontro anche perché incontri istituzionali di un certo livello vanno preparati per bene”. Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando la visita del premier, Matteo Renzi, in programma per domani a Pozzuoli. “Ho già dato la disponibilità – aggiunge l’ex Pm – ad incontrare il presidente del Consiglio ma attendo ancora una sua convocazione“.

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AL VIA ERA DE MAGISTRIS BIS

L’era de Magistris – bis è iniziata ufficialmente stamattina con l’avvio del primo Consiglio comunale al Maschio Angioino di Napoli. Presenti 39 consiglieri su 40, tutti gli eletti ad esclusione del candidato sindaco del centrodestra, Gianni Lettieri, sconfitto dal sindaco al ballottaggio, che dovrebbe ricoprire la carica di capo dell’opposizione. I consiglieri hanno osservato un minuto di silenzio per le stragi in Puglia e a Nizza. Ciro Borriello e Alessandra Clemente, eletti in Consiglio, hanno annunciato le proprie dimissioni per entrare in giunta in qualità, rispettivamente, di assessore allo Sport e ai Giovani. Al loro posto, siederanno in Assise Pietro Rinaldi (Napoli in Comune a Sinistra) e Luigi Felaco (Lista DeMa).


DE MAGISTRIS: SAREMO CITTÀ RIBELLE MA ANCHE ISTITUZIONALE

“Continuerò a fare il sindaco di strada oltre che il sindaco istituzionale. Siamo anche la città del dialogo istituzionale oltre che quella ribelle di fronte a oligarchie, autocrazie, ingiustizie, cricche e mafie ancora presenti”. Così, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al suo ingresso al Maschio Angioino dove si svolge oggi il suo primo Consiglio comunale. Per l’ex Pm, la sua maggioranza in Consiglio ha oggi una maggiore “forza politica, più maturità, maggiore conoscenza della macchina amministrativa. C’è bisogno – afferma – di servizi migliori, di una qualità della vita che deve crescere. Chi non è in grado di farlo avrà un tagliando con obiettivi a medio, breve e lungo termine. Il primo tagliando a breve termine sarà a Natale: se gli obiettivi non saranno stati raggiunti, si cambia”.

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