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Regione, Rixi assicura: “Sottosegretari a costo zero”

L'introduzione dei sottosegretari, secondo il leghista, è necessaria per "aumentare la produttività della giunta"

Pubblicato:24-05-2016 13:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:46

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rixiGENOVA – “Il dibattito di oggi è stucchevole perché nella modifica allo statuto che si propone non viene detto nulla sulla figura dei sottosegretari a parte prevedere la loro istituzione. Non capisco tutta questa enfasi: il problema è che ci sia un equilibrio economico e un’utilità per queste scelte che portino ad avere una Regione che funzioni meglio e costi meno. Ma questa cosa la vedremo a settembre con un’apposita legge regionale”. Lo dice l’assessore allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, a margine della discussione in Consiglio regionale sul disegno di legge che introduce la figura del sottosegretario regionale. La necessità di queste nuove figure, secondo Rixi, è presto spiegata: “Stiamo perdendo 3 milioni di euro di finanziamenti europei perché non abbiamo la possibilità di essere in tre posti diversi contemporaneamente e i capi di gabinetto non hanno autorità per prendere parola e firmare atti a Roma e Bruxelles mentre i sottosegretari avranno deleghe equiparabili a quelle degli assessori”. L’introduzione dei sottosegretari, secondo il leghista, è dunque necessaria per “aumentare la produttività della giunta perché da qui ai prossimi anni, se il contesto nazionale non cambia, temo ci sarà un’ecatombe di posti di lavoro in Liguria”. La Regione, dunque, scommette su una nuova figura che sia tecnica ma abbia, al tempo stesso, rappresentanza politica.

“Quello che ci interessa- spiega Rixi- è essere presenti a tutti i tavoli romani e di Bruxelles per non perdere finanziamenti europei preziosissimi. Al momento, se partecipiamo a un tavolo non abbiamo i numeri per poter contemporaneamente essere presenti altrove: oggi, ad esempio, abbiamo mandato un tecnico a Firenze ma ci va a spese proprie e non può prendere decisioni politiche. Lo stesso succede anche se Giampellegrini (Pierpaolo, capo di gabinetto del presidente Giovanni Toti, ndr), andasse a Roma in Conferenza Stato-Regioni, alla quale non potrebbe ufficialmente parlare né firmare documenti”. L’esempio di Giampellegrini non è certo casuale, dal momento che il capo di gabinetto di Toti è in predicato di essere uno di prossimi sottosegretari, così come il consigliere regionale di Ncd, Andrea Costa. Interessante è anche la partita degli assessori che si aggiudicheranno questo “aiuto istituzionale”. Quasi certo che un sottosegretario vada al presidente Toti (Giampellegrini, appunto), almeno uno dovrebbe andare a un assessore leghista e, in questo caso, il ballottaggio sarebbe tra la vicepresidente Sonia Viale (che però può contare anche sull’aiuto dell’Ars, l’agenzia regionale sanitaria) e l’assessore Edoardo Rixi. Ma è lo stesso Rixi ad anticipare che “le deleghe dei sottosegretari potrebbero anche essere interassessorili” ribandendo anche che “ci sono assessori che possono già contare, o lo potranno fare a breve, sull’aiuto di apposite agenzie regionali”.

Questo escluderebbe di fatto dalla partita l’assessore Gianni Berrino, che pure deve unire la delega ai Trasporti con quella al Turismo ma può contare sull’agenzia regionale per il Turismo “In Liguria”, e gli assessori Ilaria Cavo (agenzia Arsel, per i servizi educativi e il lavoro) e Giacomo Giampedrone, assessore ad Ambiente e Infrastrutture per cui dovrebbe nascere un’agenzia dedicata alla Protezione civile.


Come ricorda Rixi, però, la battaglia si combatterà a settembre, anche perché l’approvazione del disegno di legge odierno dovrà passare a una seconda lettura, in attesa della nuova norma che, in autunno, disciplinerà le funzioni e i costi dei sottosegretari: “Bisogna vedere che priorità si dà la Regione. Non credo ci saranno problemi in maggioranza ma tutt’al più aspettiamoceli a settembre, non certo adesso”. Tutto gira attorno agli eventuali costi che comporterà l’introduzione della figura dei sottosegretari per le casse della Regione. Costi che secondo Rixi dovranno essere sostanzialmente nulli: “Se si tratterà di 30 mila euro all’anno di costi aggiuntivi non muore nessuno ma non saranno sicuramente 500 mila euro come qualcuno dice. Lo stipendio dei sottosegretari sarà verosimilmente tra i 55 e i 60 mila euro lordi, la metà di quello che prende un consigliere regionale”. Inoltre, saranno esclusi doppi emolumenti, per cui se il sottosegretario occupa già un ruolo o manterrà quello stipendio o sceglierà di prendere quello da sottosegretario”. C’è di più. “Se, ad esempio, un sottosegretario dovesse essere Giampellegrini- conclude Rixi- il suo nuovo stipendio, a parità di netto in busta paga rispetto a quanto prende ora da capo di gabinetto, avrebbe costi lordi decisamente minori per la Regione. Ad ogni modo, lo vedremo in dettaglio a settembre”.

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