PALERMO – “Un minilockdown di due settimane? Non lo abbiamo ancora preso in considerazione: non ci sono i termini per affrontare il tema”. Così il presidente della Regione Siciliana, nello Musumeci, a margine di una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa ‘La tua idea d’impresa in Sicilia’, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di un minilockdown totale. “Non conosciamo ancora la linea del governo nazionale né le sue strategie di contrasto al Covid – ha aggiunto Musumeci -. Appena avremo il confronto saremo nelle condizioni di potere disegnare una nuova proposta, se questa sarà necessaria”.
“Il contagio è altalenante e abbiamo il dovere di seguirlo – spiega il governatore. Non siamo in una zona di allarme ma non vorrei che ci si arrivasse, perché la zona gialla deve diventare un patrimonio di tutti e tutti abbiamo il dovere di salvaguardarla”. “In alcune zone del Nord è stato necessario istituire la ‘zona rossa’, – ricorda Musumeci – ma in Sicilia in questo momento non ci sono aree con un tasso di crescita particolarmente allarmante e tale da giustificare un provvedimento del genere. Continuiamo a sperare che il senso di responsabilità collettiva prevalga su tutto”, conclude il governatore.
Per Musumeci se si riuscisse “a mantenere il tasso di contagio ai livelli dei giorni scorsi” non è da escludere un confronto “con il governo nazionale su eventuali altre aperture”. “Mi amareggia tantissimo – aggiunge – che il mondo della cultura e dello spettacolo rimanga ancora estraneo e precluso a ogni tipo di attività, ma abbiamo il dovere di conoscere gli orientamenti del nuovo governo. Nei prossimi giorni avremo una conferenza Stato-Regioni e capiremo”.
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