Sport a 360 gradi, anche come opzione di intervento nella salute mentale e per incrementare le opportunità di socializzazione. Ecco la base dell’impegno dell’associazione Ecos che è tornata sul web con l’incontro ‘Crazy for Football. Lo sport contro il disagio psicosociale: aspetti clinici e relazionali’. È il quarto e penultimo appuntamento del ciclo di 5 webinar ‘Vincere sul Disagio Psicosociale’, e ha puntato i riflettori proprio sull’esperienza della Nazionale Crazy For Football di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale. L’evento, organizzato con il sostegno della Regione Lazio, è visibile sulla pagina Facebook di Ecos. Crazy for Football, inoltre, è stata selezionata come iniziativa pilota del progetto europeo Sphere, un programma biennale coordinato da Ecos, per favorire lo sport e l’attività fisica nei progetti di riabilitazione psichiatrica, attraverso la definizione di un protocollo scientifico sportivo nato dalla collaborazione tra tecnici sportivi, psichiatri e accademici.
“In questi ultimi giorni c’è stato un incremento di problematiche psicologiche, rilevato anche dalle nostre telefonate”. A dirlo è Giovanna Perricone, presidente della Sipped, che in vista di un possibile nuovo lockdown natalizio pone l’accento sul bisogno più pressante di affettività sentito da tutti in occasione delle feste.
“Dai nostri studi su un campione di 2.064 studenti tra gli 11 e i 19 anni, abbiamo dimostrato l’impatto del Covid sugli adolescenti in termini di paura, agitazione, pianto, dispiacere, tristezza e affaticamento. Addirittura nella popolazione femminile l’80% ha evidenziato disturbi della sfera depressiva e la tristezza si associa a un senso di isolamento. La mancanza della scuola e del confronto con i compagni sono risultati gli elementi cardine”. È l’allarme lanciato da Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma, direttore della Clinica pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla e presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici.
Un futuro distopico in cui impera la razionalità, mentre emozioni e nostalgia verso i prodotti di intrattenimento del passato vengono visti come una malattia definita ‘natsukashii’. E’ questa l’ambientazione di ‘Nostalgici Anonimi’, il videogioco realizzato con il supporto della Fondazione Mite e un team di psicologi dell’IdO, spiegato così da Jacopo Mascolini, game director e writer.
“La lettura di Dante può diventare quasi una guida interiore, una forma di iniziazione alla psiche e ai suoi misteri. Al di là dei fattori storici a noi noti, la Divina Commedia è portatrice di significati e contiene simboli vivi ancora oggi”. Il valore e il significato delle immagini e dei simboli in Jung e nell’opera di Dante sono il fulcro dell’intervento che Daniele Ribola, psicoanalista e psicoterapeuta, terrà al convegno ‘Dante e Jung: una relazione a distanza’, in programma per la prossima primavera a Ravenna.
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