NEWS:

Il ricordo del Generale Dalla Chiesa, l’uomo simbolo della lotta alla mafia

Trentotto anni fa la mafia assassinava Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo

Pubblicato:03-09-2020 11:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:49
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA –  “Il 3 settembre 1982, a Palermo, la mafia uccideva barbaramente il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, Generale dell’Arma dei Carabinieri, e sua moglie Emanuela Setti Carraro; pochi giorni dopo, per le ferite riportate, moriva anche l’agente Domenico Russo. A trentotto anni dalla ricorrenza del vile attentato, esprimo il commosso omaggio della Repubblica alla loro memoria”, ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Carlo Alberto Dalla Chiesa ha servito lo Stato, – prosegue – in situazioni e ruoli anche molto diversi l’uno dall’altro, sempre animato dalla stessa determinazione e dalla costante fiducia nella capacita’ delle Istituzioni di affermare la legalita’. Consapevole della necessita’ di una visione strategica globale contro la mafia cosi’ come contro il terrorismo, cercava di individuare i punti deboli di ciascuna organizzazione criminale e gli strumenti piu’ efficaci per colpirli. Nei suoi quattro mesi da Prefetto di Palermo, colse lucidamente le debolezze dell’attivita’ di contrasto e i pericoli che si celavano nell’impegno isolato e non ancora ben coordinato di uomini e uffici. La sua azione contro la delinquenza mafiosa fu tragicamente interrotta ma le sue intuizioni sono rimaste nel patrimonio comune di quanti hanno continuato a combatterla. Nel ricordo del loro estremo sacrificio, rinnovo alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo i sentimenti di vicinanza e partecipazione miei e di tutta l’Italia”.

ZINGARETTI RICORDA IL GENERALE DALLA CHIESA CITANDOLO

‘Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare piu’ serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli’. Carlo Alberto dalla Chiesa”. Cosi’, citandolo e postandone una foto, il segretario del Pd Nicola Zingaretti ricorda il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, su Facebook.


CASELLATI: “SARÀ PER SEMPRE UOMO SIMBOLO DELLA RESISTENZA ALLA MAFIA”

“Uomo delle istituzioni e dall’altissimo senso dello Stato, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa restera’ per sempre un simbolo di resistenza e di lotta alla mafia e un esempio di dedizione totale alla causa della legalita’, fino all’estremo sacrificio”. Lo afferma il presidente del Senato Elisabetta Casellati, in occasione del 38esimo anniversario della morte del generale Dalla Chiesa, ucciso assieme alla moglie dai killer di Cosa Nostra il 3 settembre 1982 a Palermo.

FICO: “IMPEGNO E CORAGGIO ESEMPLARI NELLA LOTTA ALLE MAFIE”

Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa dedico’ la sua vita a combattere i nemici della nostra democrazia, gli artefici di alcune delle pagine piu’ drammatiche e dolorose della nostra storia recente: partecipo’ alla Resistenza contro i nazifascisti, combatte’ il banditismo e, piu’ tardi, il terrorismo stragista e la criminalita’ organizzata. Fu assassinato dalla mafia a Palermo il 3 settembre del 1982. Oggi ricordiamo il suo impegno, il suo essere costantemente in prima linea, il suo coraggio. Le sue intuizioni sulle diramazioni del potere mafioso in tutti i gangli vitali della societa’ sono ancora oggi valide ed attuali”. Cosi’ il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in occasione dell’anniversario dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. “La sua testimonianza e il suo sacrificio- aggiunge- e di quanti come lui hanno combattuto fino in fondo la criminalita’ organizzata, ci ricordano il dovere di portare avanti, ognuno con i propri mezzi e le proprie responsabilita’, questa importante battaglia. L’attenzione dello Stato deve restare sempre alta: innanzitutto, attraverso una efficace normativa di contrasto del fenomeno; ma anche proseguendo un impegno di trasparenza e di verita’ di cui si e’ fatta interprete la Commissione parlamentare Antimafia che, nel luglio 2019, ha deciso di avviare un processo di declassificazione dei documenti acquisiti nel corso delle inchieste svolte dal 1963 al 2001 e secretati. In particolare di recente sono stati pubblicati alcuni documenti redatti dalla polizia giudiziaria nel 1971 contenenti anche le analisi eseguite dal generale Dalla Chiesa e da Boris Giuliano. E’ un’operazione di cui il Paese ha bisogno, anche per rafforzare la sua capacita’ di reazione alla mafia. Il rischio, reso ancora piu’ attuale dalla crisi economica causata dalla grave pandemia che stiamo attraversando, e’ infatti che le mafie si insinuino nelle maglie piu’ fragili della societa’. Per questo la risposta delle Istituzioni e della nostra comunita’ deve essere forte e compatta: un impegno di giustizia e, soprattutto, una prova di civilta’ e democrazia che dobbiamo portare avanti con determinazione”.

FASSINO (PD): “DALLA CHIESA UCCISO PERCHÉ NON HA CEDUTO AL RICATTO”

“38 anni fa la mafia assassinava Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie e l’agente di scorta. Ucciso perche’ si batteva per la legalita’ e la sicurezza dei cittadini. Come Falcone, Borsellino, Mattarella, La Torre, Grassi e i tanti che non vollero cedere alla violenza e al ricatto”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Piero Fassino.

ORLANDO: “LA SUA MORTE SEGNA PERCORSO DI LIBERAZIONE DI PALERMO DALLA MAFIA”

“La morte del Generale Dalla Chiesa ha segnato la storia di Palermo e del suo percorso di liberazione dalla mafia e dalle collusioni fra mafia e pezzi della politica.
Dalla Chiesa fu vittima, non fu il primo ne’ purtroppo l’ultimo, di quelle ‘menti raffinatissime’ che negli anni insanguinarono Palermo e la Sicilia in una guerra che vide la mafia governare e guidare parte delle istituzioni contro lo Stato e i cittadini.
È un passato che abbiamo lasciato alle spalle ma che non possiamo ne’ dobbiamo dimenticare proprio per rendere il giusto e doveroso omaggio a quei tanti caduti per la liberta’ di noi tutti”. Cosi’ il sindaco Leoluca Orlando, alla presenza della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e delle massime istituzioni civili e militari della citta’, ha preso parte questa mattina alle celebrazioni in occasione del 38esimo anniversario dell’omicidio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente della polizia di Stato Domenico Russo, uccisi dai sicari di Cosa nostra il 3 settembre 1982. La cerimonia si e’ svolta come ogni anno in via Isidoro Carini, luogo dell’eccidio.
A seguire Orlando ha preso parte alla santa messa celebrata in cattedrale dall’arcivescovo metropolita di Palermo Corrado Lorefice ed al tradizionale omaggio floreale lungo il Cassaro Alto al cippo dedicato a Dalla Chiesa da parte dei bambini del centro Padre nostro di Brancaccio fondato dal Beato Pino Puglisi.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it