POTENZA – “Il tema vero in Basilicata è l’assenza di opportunità per i giovani. I dati continuano a confermare una fuoriuscita dei giovani lucani. Negli ultimi 15 anni la Basilicata ha perso oltre 60mila persone. Ogni anno 3000 lucani vanno via”. Lo ha detto a Potenza il direttore Svimez Luca Bianchi intervenendo agli Stati generali del lavoro promossi dai sindacati confederali regionali Cgil, Cisl, Uil e da Confindustria Basilicata, Pensiamo Basilicata e Coldiretti.
“Al di là del tema del lavoro – ha detto Bianchi – vuol dire che non si percepisce più questa come una terra di opportunità, destino comune a molte regioni del mezzogiorno”.
Per Bianchi “non è destino ineluttabile perché si possono costruire politiche di sviluppo che tendono a valorizzare i talenti del territorio, che ha risorse naturali, economiche e umane che se messe a sistema possono dare una spinta”.
Sul patto tra produttori lucani e organizzazioni sindacali regionali per lo sviluppo della Basilicata presentato oggi, Bianchi ritiene si tratti di “un passaggio indispensabile. È importante il contributo di tutte le forze produttive del territorio. Bisogna capire se l’amministrazione regionale apre la sua attenzione a ciò che succede nel territorio. Domani parte la nuova programmazione europea – ha concluso Bianchi – Non possiamo permetterci di commettere gli errori del passato. Ciò vuol dire tornare a fare programmazione e avere idea di cosa fare della Basilicata nei prossimi anni”.
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