“Il tema dell’autismo è molto complesso, per molti anni si diceva che fosse legato a un deficit esclusivamente cognitivo” spiegabile con la teoria della mente. “Da quando abbiamo scoperto i neuroni specchio abbiamo cominciato a occuparci anche di questo tema. Si è intravista la possibilità di affrontare suddetta condizione da un punto di vista del movimento, dell’azione”. A dirlo è il professor Vittorio Gallese, ordinario di Psicobiologia all’università di Parma.
“Quando si assiste a una violenza, soprattutto da bambini, se non si è capaci di rielaborarne le motivazioni, quell’esperienza resterà dentro come un modello e si tenderà a riprodurla in futuro. Se uno dei due genitori è abusante, è ovvio che il bambino vada allontanato”. Lo sottolinea Santo Di Nuovo, presidente Aip ed esperto di psicologia giuridica.
Il 30 novembre a Roma la Sispe chiama a raduno pediatri, psicologi, psicoterapeuti, infermieri pediatrici e tutti gli operatori che lavorano con i bambini con disabilità medicalmente complesse. Sono rari ma tanti questi casi, e saranno i protagonisti del convegno Sispe dal titolo ‘Un bambino speciale’. Ne parla la presidente del sindacato Teresa Mazzone, con un’attenzione specifica sui siblings: i fratellini di questi piccoli speciali.
La Asl Roma 6 ha attualmente in carico quasi 600 casi di autismo e ha firmato il primo Pdta ad hoc nel Lazio per i disturbi dello spettro autistico nell’età evolutiva. A raccontare il progetto è il direttore generale Narciso Mostarda.
“Nonostante l’impatto della terapia antiretrovirale sia molto favorevole, circa 1/4 delle persone con Hiv in trattamento può sviluppare un deficit di tipo neurocognitivo”. Il chiarimento viene da Andrea Antinori, direttore della Uoc di Immunodeficienze Virali dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. Il Tg Psicologia completo al link:
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