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Castelli: “Smaltimento macerie? Impiantistica adeguata e riciclo”

L’assessore regionale ha spiegato che “la ricostruzione è ripartita e siamo riusciti ad imprimere un’adeguata accelerazione, ma proprio grazie a questo sono emerse nuove criticità"

Pubblicato:31-03-2021 16:06
Ultimo aggiornamento:31-03-2021 16:06
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ANCONA – L’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli è intervento in videoconferenza per trattare il tema dello smaltimento macerie insieme al subcommissario Gianluca Loffredo e al neo consulente della struttura Commissariale Marco Mari, esperto della sostenibilità e della certificazione nell’ambito dell’edilizia. Presenti all’incontro anche i rappresentanti di Confindustria Marche, Usr, Arpam, Ance, Camera di Commercio, e imprese.

 “La ricostruzione è ripartita– ha sottolineato Castelli in apertura della videoconferenza- e siamo riusciti ad imprimere un’adeguata accelerazione soprattutto per quanto riguarda la gestione amministrativa delle procedure e delle pratiche presso l’Usr. Proprio grazie a questa accelerazione si profilano scenari che evidenziano nuove criticità. Non più ingorghi burocratici ma criticità relative alla funzionalità, alla logistica della ricostruzione nonché alla gestione delle macerie private (pari a circa 4,2 Mln di tonnellate), mentre quelle pubbliche (circa 1,1 Mln di tonnellate) sono state già quasi sostanzialmente definite. L’incontro odierno è servito in una logica di collaborazione a stabilire i tracciati utili a governare questa situazione. Già alcuni impianti stanno cominciando a registrare i primi problemi di stoccaggio del materiale e dunque si rende necessario agire con la massima tempestività”.

“Per ovviare a ciò- ha concluso l’assessore- occorre avere un’impiantistica capace di rispondere alle esigenze di quello che sarà il più grande cratere d’Europa e favorire il riutilizzo degli aggregati riciclati provenienti dalla macinazione degli inerti per le opere infrastrutturali che verranno avviate. Per questo si è ritenuto opportuno costituire un gruppo di lavoro con Enti, associazioni e categorie per poter costruire un sistema efficace per la lavorazione e la lavorazione delle macerie, così che la ricostruzione non abbia a soffrire per ragioni collaterali al sistema amministrativo”. 


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