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Imprese, incontro sui principi di corporate governance per società non quotate

L'incontro “Linee guida e principi di corporate governance applicabili alle società non quotate” è organizzato da Nedcommunity, l’associazione dei consiglieri indipendenti, con il patrocinio di Alumni-Università di Padova e dell’Associazione Gli Amici dell’Università di Padova

Pubblicato:30-11-2023 11:59
Ultimo aggiornamento:30-11-2023 12:02

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VENEZIA – Le piccole e medie imprese, asse portante dell’economia italiana, sono in maggioranza imprese familiari non soggette a codici di autodisciplina e contribuiscono al 41% del Pil, ma con una buona corporate governance potrebbero essere più competitive e avere un ruolo ancora più decisivo. Se ne parla oggi al Caffè Pedrocchi di Padova dalle 17 nell’incontro “Linee guida e principi di corporate governance applicabili alle società non quotate”, organizzato da Nedcommunity, l’associazione dei consiglieri indipendenti, con il patrocinio di Alumni-Università di Padova e dell’Associazione Gli Amici dell’Università di Padova. Sponsor dell’evento, lo studio legale e tributario Cba e Banca Generali Private.

Di fronte ad uno scenario macro-economico sempre più complesso e alle nuove normative europee -dalla Csrd, che nel 2026 si applicherà anche a loro, al rating esg per il merito creditizio- la governance diventa centrale per consolidare l’attività delle Pmi e garantire sostenibilità del business.
Aperto da Alessandro Carretta, presidente Nedcommunity, l’incontro prevede la presentazione delle linee-guida e dei principi di corporate governance applicabili alle società non quotate, a cura di Roberto Cravero, coordinatore del Reflection Group La corporate governance delle aziende non quotate di Nedcommunity. Un documento prodotto da Nedcommunity insieme a ecoDa asbl-The European Confederation of Directors Associations. A seguire la tavola rotonda moderata da Ilaria Antonella Belluco, delegata Chapter Nord-Est di Nedcommunity e partner di Cba, a cui partecipano Arrigo Barion, direttore generale Andrighetti Legnami, consigliere direttivo dei Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto Est, Leandro Bovo, Area manager Lombardia-Nordest-Romagna, Wealth Management Banca Generali, Fabio Buttignon, professore ordinario di Finanza Aziendale all’Università di Padova, Katia Da Ros, vicepresidente Confindustria per Ambiente, Sostenibilità e Cultura, ad Irinox. Pietro Geremia, presidente e ad San Marco Group, Maria Pierdicchi, past president Nedcommunity, Claudia Ricchetti, Consigliere direttivo Aisca, Associata Nedcommunity.

Come può la buona governance contribuire ad una crescita competitiva e sostenibile del business delle Pmi? Quale ruolo possono avere i consiglieri indipendenti all’interno di un Consiglio di amministrazione di una piccola impresa? Questi i quesiti sui quali ci si confronterà, per capire quale modello di corporate governance è più utile a guidare l’Italia verso la ripresa socioeconomica e verso un nuovo modello di sviluppo. Secondo un’analisi del 2021 del Corporate Governance Lab di Bocconi su circa 100.000 Pmi italiane (con ricavi tra due e 50 milioni) solo il 20% di queste presenta un consigliere non socio e di questi i tre quarti sono uomini. “In Italia esiste una forte identità con il sistema manageriale di un’impresa perché spesso i capi azienda sono amministratori unici e il più delle volte membri di famiglia – sottolinea Roberto Cravero, coordinatore del Reflection Group sulla corporate governance delle aziende non quotate di NedCommunity. “Spesso manca proprio un CdA, e, quando se ne dispone, non è detto che abbia quella composizione conforme ed efficiente tale da garantire all’organo l’efficacia che ci si aspetta. E’ indispensabile che nel Cda ci siano persone con certe competenze, sia rispettato un certo grado di diversity e numerosità”.


“Il territorio del Nordest viene spesso definito la locomotiva economica del Paese grazie ad un tessuto imprenditoriale ricchissimo e variegato, composto come noto per la maggior parte da Pmi non quotate. Per confermare il ruolo di capofila, la genialità imprenditoriale delle nostre famiglie non è più sufficiente: è necessario cambiare l’attuale paradigma e declinare la governance rendendola in linea con il mercato e adatta a gestire le nuove sfide che la rivoluzione tecnologica e gli standard Esg impongono. Abbiamo costituito il Chapter Nordest proprio per dare agli imprenditori e ai professionisti uno strumento in più per supportare e accelerare questa evoluzione che vede il ruolo degli amministratori indipendenti come propulsione fondamentale al cambio di passo dei CDA” aggiunge Ilaria A. Belluco, delegata del neocostituito Chapter Nordest di Nedcommunity.

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