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Agnelli inguaia Real Madrid e Barcellona. Che resta della Superlega senza la Juventus?

I danni collaterali del caos bianconero finiscono fino alla Corte di giustizia europea

Pubblicato:30-11-2022 11:16
Ultimo aggiornamento:30-11-2022 11:16

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ROMA – Cosa ne sarà della già sgarrupata Superlega senza la Juventus? Le dimissioni di Andrea Agnelli e il terremoto giudiziario inguaiano il progetto separatista, e lasciano Real Madrid e Barcellona senza il puntello non-spagnolo. I danni collaterali del caos bianconero finiscono fino alla Corte di giustizia europea, che il 15 dicembre dovrebbe per la prima volta pronunciarsi sul ricorso presentato proprio dalla Superlega contro il “monopolio” della Uefa sulle competizioni continentali. Viene a mancare l’appoggio politico della Juve sul più bello, insomma.

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Venerdì prossimo resta in agenda un evento con Bernd Reichart, l’amministratore delegato di A22, la società madrilena costituita per rappresentare i tre club ribelli, e un dirigente del Real Madrid. Doveva esserci anche Agnelli. Che però adesso ha ben altro di cui occuparsi. “Reichart, recentemente nominato da A22 per spingere la causa della riforma con club e organi di governo, avrebbe detto che la partenza di Agnelli non fermerà la loro causa”, scrive il Telegraph.


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Ma per lo stesso quotidiano inglese “Agnelli è stato a lungo una figura chiave nella lotta contro la Uefa“. Le sue dimissioni “lasciano i ribelli in una posizione indebolita. Mentre la Juventus affronta un cambio di leadership totale dopo le perdite di 220 milioni di euro nell’ultimo anno e ora un’enorme indagine da parte delle autorità italiane, le finanze del Barcellona restano precarie con debiti di circa 1,5 miliardi di euro. La perdita di Agnelli, sostenitore chiave di lingua inglese della Superlega, sarà un duro colpo“.

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