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Ue, Amendola: “All’Italia 80 miliardi per il ‘green’, superare i veti di Ungheria e Polonia”

Vincenzo Amendola, ministro per gli Affari Europei: "Andremo verso un obiettivo europeo green usando tutti i capitoli di spesa"

Pubblicato:30-11-2020 12:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:40

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ROMA – Nell’Unione europea “abbiamo fatto un accordo il 21 luglio, che mette al centro la visione sul green deal che esisteva già prima del CoVid, ci sono 1.800 miliardi da investire e Polonia e Ungheria pongono un veto perché non vogliono alcune condizionalità sullo Stato di diritto”. Ciò detto, “è un errore e una grave responsabilità bloccare questa ripresa europea, non è piu nelle condizioni della storia che stiamo vivendo”. Vincenzo Amendola, ministro per gli Affari Europei), lo dice intervenendo al talk online ‘Il Green New Deal europeo e l’evoluzione dell’industria energetica’, organizzato da Eni, Chatham House e in collaborazione con Istituto Affari Internazionali (IAI).

“Mi spiace per questo veto”, aggiunge Amandola, “il veto è una realtà europea da superare che ci sta facendo perdere tempo e ci farà perdere sicuramente tempo”.

Intanto “noi, gli altri 25 Paesi e la presidenza tedesca sosteniamo quell’accordo, perché vada rispettato in pieno”, ribadisce il ministro, intanto “sono sereno e netto nel dire che quegli accordi sono importanti” e “i veti sono una grave reponsabilità da parte di chi li sta utilizzando”.


AMENDOLA: 80 MLD ‘GREEN’ PER ITALIA, SPERO FINE VETO POLONIA E UNGHERIA

Con il Next Generation EU, in Italia il Recovery fund, in virtù della nota quota del 37% da dedicare a investimenti ‘green’, Amendola spiega che “in Italia arriveranno quasi 80 miliardi per investimenti su capitoli molto chiari: economia circolare, transizione energetica, mobilità sostenibile, efficienza energetica, riqualificazione del patrimonio edilizio, significa anche disse idrogeologico e consumo dell’acqua. Questa massa di investimenti in tutti i Paesi si muoverà in sinergia, tutti andremo verso un obiettivo europeo green usando tutti i capitoli di spesa”. Ciò detto, in relazione all’opposizione sovranista sullo Stato di diritto in ambito Ue, “spero che il veto di Ungheria e Polonia si consumi il prima possibile, perché riguarda il futuro nostre delle nostre imprese”.

AMENDOLA: PROSSIMI GIORNI AGGIORNEREMO PARLAMENTO SU RECOVERY FUND

Per quel che riguarda l’andamento delle trattative in ambito europeo sul Next Generation EU, in Italia il Recovery fund, Amendola annuncia che “nei prossimi giorni presenteremo un aggiornamento al Parlamento” e “se il cronoprogramma sarà rispettato, al netto dei veti, a inizio 2021 presenteremo il piano”.

Come noto, del totale dei fondi destinati all’Italia “il 40% circa sarà su ‘green’ e riscaldamento climatico”, ribadisce Amendola, “circa 80 miliardi che devono toccare tutte le difficoltà italiane” ma “allo stesso tempo spingere gli investimenti per le imprese su economia circolare e trasporti”.

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