
ROMA – Pochi italiani si dicono convinti che il Governo sia riuscito a mettere mano ai conti pubblici, risanandoli (18,7%, contro l’81,3%). E’ quanto emerge dal Rapporto Italia 2018 di Eurispes. Male il versante economico, occupazionale, di sostegno alle famiglie e l’immigrazione.
Più positivo il giudizio su contrasto a criminalità e terrorismo, sull’immagine dell’Italia all’estero anche attraverso il sostegno al Made in Italy. Tra le attese non corrisposte, rilanciare i consumi e gestire la crisi immigrazione (per entrambe le voci il 24% circa dei giudizi positivi) la lotta alla disoccupazione (80% contro il 20%), offrire prospettive ai giovani (80% vs 20%), maggiori diritti per i cittadini (76,3% contro il 23,7%), garantire la coesione sociale e sostenere la natalità (77,2% vs 22,8% in entrambi i casi), la diminuzione della pressione fiscale (80,6% vs 19,4%) e portare a termine una buona riforma elettorale (79,5% vs 25,5%).
Più positivo invece il giudizio sulla capacità di contrasto alle minacce del terrorismo internazionale: il 50% dei cittadini è convinto che il Governo sia riuscito a tutelare l’Italia. Per il 37,2% il Governo è stato in grado di contrastare la microcriminalità; molto meglio il dato sul contrasto alla criminalità organizzata (44,1%).
Il Governo ha avuto per molti il merito di tenere alta l’immagine dell’Italia all’estero (41,7%) e parallelamente sostenere il Made in Italy nel mondo (45,2%). La politica dei Bonus, quello consumi giudicato meno positivamente (55% vs 45%). Sia il Bonus cultura sia il Bonus mamme hanno riscontrato apprezzamento da parte della maggioranza dei cittadini: rispettivamente il 59% e il 60,3% si dicono convinti che questi provvedimenti abbiano avuto un impatto economico positivo. Solo il Bonus consumi ha un giudizio a maggioranza negativo (55% vs 45%).
SOLO 17% ITALIANI SA COSA È DAVVERO IUS SOLI
Solo il 17,7% degli italiani associa il provvedimento dello ius soli proposto nel nostro Paese, non solo alla nascita, ma anche alla frequentazione della scuola italiana. La netta maggioranza (56,9%) ritiene che con la nuova proposta di legge sia sufficiente nascere sul suolo italiano, come accade negli Stati Uniti.

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