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Scuola, Bassetti: “Italia arretrata su educazione sessuale, la facciano medici e psicologi”

L'infettivologo invita a usare il preservativo: "Utile per sesso responsabile e sicuro. Così si evitano malattie e infezioni"

Pubblicato:29-11-2023 13:57
Ultimo aggiornamento:29-11-2023 13:57
Autore:

matteo bassetti
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GENOVA – “Una delle cose su cui siamo più indietro in Italia è l’educazione sessuale nelle scuole. Siamo uno dei pochi Paesi europei che non ha l’educazione sessuale obbligatoria a scuola. Il 94% dei ragazzi intervistati ritiene che sia necessario che venga introdotta“. Così, in un reel su Facebook, il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

“Diversamente da come l’abbiamo fatta fino a oggi- sostiene il medico- l’educazione sessuale non può essere lasciata nelle mani degli insegnanti che ci mettono tanta buona volontà, ma non credo siano perfettamente in grado farla. Il 72,7% dei ragazzi chiede che a parlare di educazione sessuale nelle scuole siano medici, psicologi, le figure più appropriate ad affrontare il tema”.

Bassetti invita a fare “attenzione perché con una buona educazione sessuale, se andiamo a promuovere l’utilizzo del preservativo che è una cosa utile per avere un sesso responsabile e sicuro, evitiamo anche la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse“. Tra queste, ricorda, “non c’è solo l’Aids, che ha fatto paura in passato e che oggi è una malattia curabile, ma ce ne sono molte altre, dalla sifilide alla gonorrea, dalla clamidia ai vari tipi di infezionie. Attenzione perché oggi le malattie sessualmente trasmesse possono essere prevenute con una buona educazione”.


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