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Brasile, assalto dei cercatori d’oro alle terre dei nativi Waiapi

Leader indigeni e politici locali hanno invocato l'intervento delle forze dell'ordine

Pubblicato:29-07-2019 13:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:34
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ROMA – “La presenza di invasori” nelle terre degli indigeni Waiapi in Amapa’, nel nord del Brasile, “e’ reale, e il clima di tensione alto”. Lo riferisce il settimanale ‘Vieja’, citando un memorandum del coordinamento regionale della Fondazione nazionale dell’indio (Funai), l’agenzia governativa incaricata della tutela degli indigeni.

Sabato circa cinquanta ‘garimpeiros’, cercatori d’oro illegali, avrebbero invaso, secondo fonti concordanti, i 600mila ettari del territorio dei Waiapi, nel municipio di Pedra Branca do Amapari. Mercoledi’, il leader della comunita’ locale, Emyra Waiapi, era stato trovato morto, con segni d’arma da taglio, nei pressi del villaggio di Mariry.

Leader indigeni e politici locali hanno invocato l’intervento delle forze dell’ordine, temendo le aggressioni dei cercatori d’oro armati. “L’invasione attraverso le esplorazioni dei ‘garimpeiros’ nei territori indigeni, soprattutto in Amazzonia, avviene senza alcun controllo statale e a discapito delle comunita’ indigene colpite” ha denunciato ieri una nota del Coiab, la maggiore rete di organizzazioni indigene del Brasile.


In una conferenza tenuta la scorsa settimana, Bolsonaro ha spiegato di voler smantellare le riserve indigene, cercando di dissuadere la comunita’ internazionale a intervenire sull’Amazzonia. Davanti ai giornalisti, scrive il sito ‘Correio da Amazonia’, Bolsonaro si e’ descritto come un difensore dei popoli indigeni che non volevano piu’ vivere come “uomini preistorici senza accesso” alle “meraviglie della modernita’”.

Gli attivisti accusano il governo di consentire deliberatamente l’ingresso degli invasori nelle terre degli indigeni, privandoli contemporaneamente di servizi sanitari ed educativi per costringerli a lasciare terre che potrebbero essere sfruttate commercialmente. “Non viviamo un momento cosi’ difficile dai tempi della dittatura” ha dichiarato ieri Jaime Siqueira dell’ong Centro de Trabalho Indigena. Al fianco degli indigeni si sono schierati, in questi giorni, anche i musicisti brasiliani Caetano Veloso e Milton Nascimiento.

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