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https://www.youtube.com/watch?v=SjdJLdlqj4Y&feature=youtu.be
MILANO – “Guardare alla consistenza numerica non ci dà la garanzia assoluta che non si tratti di una contrattazione collettiva pirata. Oggi ci sono organizzazioni sindacali ritenute minori o comparativamente non rappresentative ma che dimostrano di avere elevati standard di qualità nella contrattazione anche e soprattutto per quanto riguarda i livelli retributivi”. È il pensiero di Salvatore Vigorini, presidente del Centro studi InContra, intervistato a margine del convegno organizzato dal fondo interprofessionale Fonarcom e dal titolo ‘Rappresentanza e rappresentatività: comparazione tra le diverse contrattazioni collettive’, inserito all’interno del Festival del Lavoro 2018, in programma fino al 30 giugno a Milano.
A detta di Vigorini insomma, tutte le organizzazioni, secondo la Costituzione (articolo 39), sono legittimate a sottoscrivere contratti collettivi e la loro applicazione non può essere messa in discussione.
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