Getting your Trinity Audio player ready...
|
CAGLIARI – Il riordino della rete ospedaliera deve assicurare pari dignità di trattamento a tutti i territori dell’Isola. È la richiesta unitaria formulata dagli amministratori del nord Sardegna alla Commissione sanità del Consiglio regionale, che ha sentito ieri in audizione il sindaco di Sassari, Nicola Sanna e i rappresentanti delle commissioni sanità dei comuni di Sassari, Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. Una posizione unanime che, hanno chiarito gli amministratori locali, non significa contrarietà al Piano di riordino della rete ospedaliera: “È una riforma necessaria e doverosa per garantire servizi migliori e ridurre gli sprechi. Il Piano di riordino deve però mostrare più attenzione alle esigenze delle popolazioni”.
Il primo a sollevare delle perplessità è stato il sindaco di Sassari Nicola Sanna che, pur valutando positivamente la decisione della Giunta di procedere a un riordino complessivo della rete ospedaliera, ha evidenziato alcune criticità del Piano e chiesto una rimodulazione dello stesso. “Chiediamo che venga garantita all’Hub di Sassari pari dignità con quella di Cagliari– le parole del primo cittadino- l’attuale proposta mantiene in essere uno squilibrio non giustificabile a partire dalla ripartizione dei posti letto. Attualmente la media è di 4,4 posti letto ogni 1.000 abitanti a Cagliari contro i 3,27 di Sassari“. Critico il giudizio di Sanna anche sulla decisione di trasferire il reparto di chirurgia pediatrica al Mater di Olbia: “Si tratta di una struttura di eccellenza che va mantenuta a Sassari. A Olbia non è presente un reparto di terapia intensiva neonatale”.
Per il primo cittadino turritano, infine, il piano di riordino deve venire incontro alle esigenze del Nord Sardegna assicurando strutture sanitarie adeguate come le case della salute e gli ospedali di comunità. Più attenzione al Nord Sardegna hanno sollecitato anche gli amministratori di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. “Le strutture ospedaliere di Alghero e Ozieri devono avere una classificazione di primo livello come previsto dalla legge per i bacini d’utenza di oltre 150.000 abitanti- hanno spiegato i rappresentanti delle commissioni sanità comunali- se il problema è la presenza di un reparto di rianimazione questo può essere immediatamente attivato in strutture già disponibili nel territorio”.
Secondo gli amministratori locali la riorganizzazione della rete ospedaliera dovrebbe prevedere un sistema integrato tra i quattro ospedali di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. I primi assicurerebbero prestazioni più complesse, mentre Ittiri e Thiesi potrebbero essere inquadrati, in via sperimentale, come ospedali di comunità. Da chiarire, infine, la questione “punti-nascita” (“impensabile chiuderli senza un contestuale potenziamento dei percorsi-nascita”) e il progetto di ridimensionamento del centro trasfusionale di Alghero: “Non può essere ridotto a emoteca, mentre in altri territori come l’Ogliastra si potenziano le strutture esistenti”, la posizione degli amministratori del Nord Sardegna.
di Andrea Piana, giornalista
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it