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VIDEO | Energia, così Cva farà convolare a nozze pannelli solari e agricoltura

La Cva, Compagnia Valdostana delle Acque, tenta insieme alla Bonifiche ferraresi un nuovo progetto con l'obiettivo di far convivere due mondi finora contrapposti: quello agricolo e quello degli impianti fotovoltaici

Pubblicato:29-01-2023 17:34
Ultimo aggiornamento:29-01-2023 17:34
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AOSTA – Continuare a produrre energia pulita, da sole fonti rinnovabili, ma differenziandole il più possibile. La Cva spa, Compagnia Valdostana delle Acque, continua a crescere nel settore dell’eolico e del fotovoltaico, che affianca al suo core business nell’idroelettrico. L’azienda di Châtillon, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, ha annunciato due acquisizioni: prima la Sistemi Rinnovabili srl di Milano, poi una quota della Bonifiche Ferraresi spa di Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara. Questo secondo accordo è stato presentato mercoledì a Bologna, nella sede della Coldiretti, alla presenza tra gli altri del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Con la Cva come partner, l’Emilia-Romagna vuole essere la regione capofila nell’agrivoltaico e far convivere due mondi finora contrapposti: quello agricolo e quello degli impianti fotovoltaici, “rei” di occupare spazio prezioso.

“Noi siamo un’azienda totalmente pubblica, controllata dalla Regione Valle d’Aosta- dice Giuseppe Argirò, amministratore delegato della Cva- e totalmente rinnovabile. Crediamo nella straordinaria importanza dello sviluppo delle energie rinnovabili nel Paese. Fino a oggi il mondo agricolo e il mondo dell’impiantistica energetica sono stati talvolta divisi forse anche un po’ per assenza di dialogo. Quello che sta partendo oggi è un progetto che testimonia invece che non solo questo dialogo è stato avviato, ma è addirittura diventato una partnership strutturale industriale”.

La Bonifiche Ferraresi è la più grande azienda agricola italiana per superficie agricola utilizzata ed è parte del gruppo Bf spa, quotato alla Borsa di Milano. La Cva è oggi la più grande società elettrica pubblica di sole fonti rinnovabili. Le due aziende hanno siglato un accordo per realizzare e gestire impianti per produrre energia rinnovabile in armonia con i terreni coltivati, posizionando i pannelli a un’altezza da terra sufficiente per consentire la crescita delle colture. Le prime aree interessate dal progetto saranno quelle che ospitano i siti produttivi della Bonifiche Ferraresi, come ad esempio il polo di Jolanda di Savoia, per poi aprirsi a sviluppi in Emilia e nel resto d’Italia attraverso la rete dei Cai, i Consorzi agrari d’Italia. Lo Stivale ha fissato come obiettivo lo sviluppo di 10 gigawatt di energia fotovoltaica entro il 2030. Per questo progetto specifico, la Bonifiche Ferraresi e la Cva si pongono come obiettivo di superare il traguardo dei 100 megawatt.


“Credo che potrà costituire un progetto pilota per il Paese, che aprirà una strada per raggiungere i target previsti dall’Unione Europea per quanto riguarda le energie rinnovabili, con la logica di continuare con le politiche di contrasto al cambiamento climatico” aggiunge Argirò.

L’accordo tra la Cva e le Bonifiche Ferraresi è strategico, prevede l’esclusiva e svilupperà investimenti di lungo periodo. La Cva è reduce da un altro accordo, che a dicembre l’ha portata ad acquisire la Sistemi Rinnovabili, azienda attiva nella produzione di energia da fotovoltaico che detiene 42 megawatt di impianti operativi, 194 megawatt di progetti autorizzati e 846 megawatt di progetti in fase di sviluppo.

“Ogni investimento della Cva in questo momento è importante- sostiene Luciano Caveri, assessore alle Partecipate della Regione Valle d’Aosta- perché la Cva è una società elettrica che sta crescendo. L’azionista è la Regione Valle d’Aosta. Va detto che questo investimento fuori dalla Valle legato al fotovoltaico ha un suo perché. La Cva si è specializzata nelle energie rinnovabili e la crisi di siccità che ha fatto calare la produttività dell’idroelettrico spinge naturalmente verso altre energie. La Cva è già proprietaria di alcuni parchi eolici, ha già del fotovoltaico. Questi investimenti nuovi in qualche maniera assicurano un aumento di produzione che rafforzerà come player nazionale il ruolo della Cva”.

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