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Dal Kenya a Bologna, il viaggio della speranza di Jayden contro il sarcoma

Jayden ha cinque anni, vive in Kenya e sarà operato all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna per un sarcoma. Al via gara di solidarietà

Pubblicato:28-04-2023 16:57
Ultimo aggiornamento:28-04-2023 16:57

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Jayden ha cinque anni, e da un anno e mezzo lotta con un carcinoma al braccio destro: un sarcoma di Ewing. Dopo due cicli di chemioterapia e uno di radioterapia, per il bambino ora si aprono le porte della sala operatoria. Non in Kenya, dove è nato e dove è tutt’ora ricoverato. Ma all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, dove arriverà tra poche settimane. Per il piccolo Jayden si è subito attivata anche la rete di solidarietà e un gruppo di volontari italiani coordinati da Angelica Bellenghi, infermiera Ausl e volontaria dell’Avis di Barbiano, Comune in provincia di Ravenna, si è messo in moto per aiutarlo nella sua lotta contro la malattia.

LA STORIA

“A febbraio- racconta Bellenghi- sono stata cinque settimane al Chaaria mission hospital in Kenya, dove da un anno e mezzo Jayden vive in una cameretta della pediatria con il papà“. Il bambino è originario di un piccolo villaggio che dista tre ore da Chaaria, spiega la volontaria, “e purtroppo la madre non se l’è sentita di rimanergli accanto dopo aver scoperto il carcinoma“. Grazie alle cure fatte finora, il sarcoma nel braccio si è dimezzato (da 46 a 23 centimetri). “Ma in Kenya non ci sono i mezzi e le possibilità di eseguire l’intervento chirurgico” con cui asportare il tumore, sottolinea Bellenghi. I missionari e lo staff dell’ospedale si sono così attivati e della storia di Jayden si è interessato Costantino Errani, dirigente medico della Clinica ortopedica e traumatologica III del Rizzoli di Bologna.

LA GARA DI SOLIDARIETA’

“Ora la speranza di salvargli il braccio e la vita è affidata a un intervento chirurgico non più rinviabile– afferma Bellenghi- che verrà realizzato al Rizzoli tra poche settimane proprio dall’equipe del dottor Errani. Se c’è qualcuno che si merita una possibilità nella vita, quel qualcuno è lui, per l’attaccamento alla vita e per la forza che ogni giorno dimostra. Essere un esempio di vita a cinque anni“, afferma l’infermiera volontaria. La Fondazione Probone Italia sosterrà le spese sanitarie dell’intervento, mentre i volontari dell’Avis di Barbiano si occuperanno di organizzare il viaggio e la permanenza in Italia, insieme al disbrigo delle pratiche burocratiche. Il gruppo ha avviato anche una raccolta fondi, con un pranzo di beneficenza organizzato a Lugo per domenica 14 maggio e con l’apertura di un conto corrente dedicato.


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