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Cnop: “Un italiano su quattro ha malattie croniche”

Una videointervista a David Lazzari, esponente dell'Esecutivo Cnop e presidente dell'Ordine degli psicologi dell'Umbria

Pubblicato:28-03-2019 12:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:17

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ROMA – Il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) e’ a lavoro per affermare a livello nazionale il ruolo dello psicologo nell’assistenza alle persone con malattie croniche.

“Un italiano su 4 ha un problema di salute di questo tipo, ed e’ una grande fetta della popolazione”. A farlo sapere, in una videointervista alla Dire, e’ David Lazzari, esponente dell’Esecutivo Cnop e presidente dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria.

“L’andamento delle malattie croniche, sia dal punto di vista dell’evoluzione della patologia che della qualita’ della vita e dei costi economici, e’ molto legato a fattori di tipo psicologico. Il sistema di cure e di assistenza deve quindi avvalersi di competenze di tipo psicologico– ribadisce il professore universitario- per poter essere gestito al meglio”.


Le malattie croniche non hanno un agente batterico o virale di trasmissione, per cui non c’e’ un evento acuto e poi una guarigione. “Parliamo di malattie metaboliche, come il diabete, malattie respiratorie, endocrine, immunitarie, cardiovascolari, molte malattie neurologiche e oggi anche quelle oncologiche sono considerate malattie croniche. Rappresentano l’80% delle patologie con cui, soprattutto nel mondo occidentale- aggiunge Lazzari- oggi ci si confronta rivolgendoci al servizio sanitario”.

Il Piano nazionale della cronicita’ “prevede la figura dello psicologo e il Cnop sta per pubblicare un quaderno- precisa il presidente degli psicologi dell’Umbria- contenente il documento che abbiamo elaborato sul ruolo dello psicologo in questo campo”. Inoltre, “il 7 giugno ci sara’ il primo meeting nazionale degli psicologi che lavorano nella cronicita’ a Roma, organizzato dal Cnop”.

CNOP: NELLE MALATTIE CRONICHE LA DEPRESSIONE INCIDE 4 VOLTE IN PIÙ

“L’incidenza della depressione nelle malattie croniche va dal doppio al quadruplo di quella che è l’incidenza nella popolazione normale. Con un problema di depressione, o di ansia, abbiamo un decorso della malattia tendenzialmente peggiore”, spiega Lazzari.

“Alcuni studi epidemiologici hanno esaminato la differenza tra avere il diabete e avere il diabete associato ad un problema di depressione. È emerso che aumenta molto le complicazioni che la malattia dà quando c’è anche un problema di tipo psicologico. Ogni sistema sanitario- afferma- deve avere l’obiettivo di prestare molta attenzione a questo tipo di aspetto”.

MALATTIE CRONICHE, CNOP: CON DEPRESSIONE AUMENTO DEI COSTI FINO AL 300%

“Uno studio condotto dalle compagnie assicurative statunitensi su un campione di 10 milioni di cittadini americani ha stimato che avere un problema di ansia e depressione in costanza di una malattia cronica aumenta i costi dal 60 fino al 300%”, aggiunge Lazzari.

Quando si parla di aumento dei costi non si considerano i costi per curare l’ansia e la depressione. “Sono i costi medici che aumentano- chiarisce lo studioso- perché le persone con malattie croniche non solo vivono la malattia molto peggio, amplificando spesso i sintomi, ma soffrono uno stress più elevato che incide da un punto di vista biologico e fisiologico sul decorso della malattia stessa. Emergono più complicanze e si crea la necessità di un maggior numero di interventi medici che spiega un aumento dei costi che va dal 60 al 300%- conclude Lazzari- in relazione al tipo di patologia”.

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