NEWS:

A Milano occupati il liceo Virgilio e l’istituto Galvani

Studenti contestano maturità e chiedono socialità e sicurezza

Pubblicato:28-02-2022 12:35
Ultimo aggiornamento:28-02-2022 12:36
Autore:

occupazione virgilio milano
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MILANO – La contestazione studentesca non si ferma e continuano le occupazioni delle scuole, soprattutto nel nord Italia. Questa mattina è stato occupato il liceo ‘Virgilio’ di Milano e qualche ora dopo è stato occupato anche l’istituto ‘Galvani’.

Ci siamo presi uno spazio in cui autogestire le lezioni e sperimentare un modello di scuola alternativo, in cui tutti possono partecipare all’organizzazione, al dibattito e alle decisioni scolastiche- hanno scritto gli studenti in un comunicato diffuso sulle pagine social del ‘Collettivo Autonomo Virgilio- la rabbia e il disagio studentesco sono culminati con l’occupazione di questa mattina”. Gli studenti del Virgilio hanno già organizzato un programma di lezioni scelte “grazie alle numerose proposte venute proprio dagli studenti in questo mese”. Lezioni che saranno tenute da studenti, professori, esperti e rappresentanti dei movimenti sociali.

Vogliamo rivendicare il diritto ad avere i nostri spazi: vogliamo che la presidenza ci ascolti quando diciamo che non poter prendere nemmeno una boccata d’aria in cortile non ci fa bene, che ci ascolti quando diciamo che la socialità è un diritto dell’adolescenza tanto quanto seguire le lezioni, che ci ascolti quando diciamo che i problemi psicologici serpeggiano tra di noi come un’epidemia– scrivono ancora gli studenti del Collettivo- Pretendiamo spiegazioni dal ministro Bianchi rispetto alle assurde decisioni riguardanti la seconda prova di maturità, senza nessun dialogo con le persone che realmente vivono la scuola quotidianamente e in con un grande ritardo, mettendo in difficoltà gli studenti. Vogliamo rivendicare una scuola sicura, in cui i tetti non crollino e i ragazzi non siano costretti a essere sfruttati da privati in un alternanza scuola-lavoro completamente sconnessa dal loro percorso di studi”.


“Vogliamo sapere perché l’educazione civica e ambientale viene sponsorizzata da Eni e perché non viene veramente insegnata in questi anni, visto che i professori si limitano ad assegnare ad essa un voto della loro materia- aggiungono ancora i giovani del ‘Virgilio’- Vogliamo che le lezioni non siano solamente frontali e che la scuola si mostri disposta a incoraggiare il pensiero libero e critico, che non soffochi la creatività e curiosità che è in noi. Uniamoci e parliamoci, perché è da troppo tempo che non viviamo il Virgilio come la scuola degli studenti”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it