NEWS:

Palermo, carabinieri donano libri per ragazzi allo Zen 2

Comando provinciale: "Sostegno alla cultura della legalità"

Pubblicato:27-09-2021 10:07
Ultimo aggiornamento:27-09-2021 10:07
Autore:

zen 2 carabinieri donano libri
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PALERMO – Libri per ragazzi e bambini editi dall’Arma dei carabinieri e donati all’associazione ‘Zen Insieme’ di Palermo. L’iniziativa, nell’ambito dello ‘Zen Book Festival’, ha visto protagonisti i carabinieri di Palermo, rappresentati dal Comandante della stazione di San Filippo Neri, luogotenente Davide De Novellis. I libri sono stati consegnati a Mariangela Di Gangi, che guida l’associazione ‘Zen Insieme’ e la biblioteca ‘Giufà’, l’unica presente allo Zen 2 con i suoi 8mila testi dedicati a bambini e ragazzi.

I libri donati sono illustrati e a fumetti sui carabinieri. La donazione “rientra nell’importante opera di vicinanza alla cittadinanza, anche attraverso una sempre maggiore partecipazione ad iniziative ritenute strategiche per riaffermare la presenza dell’Arma nelle aree storicamente critiche della città – dicono dal Comando provinciale dei carabinieri -. Una vicinanza concreta a quelle iniziative sociali, religiose e provenienti del mondo dell’associazionismo rivolte alle fasce da tutelare maggiormente rispetto al fenomeno criminalità. Il nostro ‘core business’ rimane la prevenzione dell’illegalità e il contrasto alla criminalità organizzata, ma la partecipazione a questo tipo di iniziative assolutamente lodevoli ci permette di svolgere un’azione parallela, altrettanto importante, di sostegno alla ‘cultura della legalità’ e dell’impegno sociale nei territori che da sempre vedono i militari delle Stazioni schierati in ‘prima linea’”.

È intenzione del Comando provinciale dei carabinieri replicare, in futuro, la stessa iniziativa anche per le altre biblioteche per ragazzi presenti nei quartieri Kalsa, Albergheria e Brancaccio.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it