
ROMA – “Greta permette di convogliare la rabbia dei ragazzi verso un bene positivo, la tutela dell’ambiente, e non verso una violenza diretta contro loro stessi. Il fatto che vi siano delle Grete che portino avanti sani obiettivi sta incanalando positivamente l’energia, anche aggressiva, dei più giovani“. È il commento di Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, sulla calorosa partecipazione degli studenti italiani al terzo sciopero di Fridays for future in 180 piazze italiane.
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“Adesso hanno un nemico comune- sottolinea lo psicologo- e bisogna avere un nemico su cui scaricare la rabbia. Il nemico oggi è chi va contro un buon ambiente. Greta incarna, quindi, un ideale che dà un obiettivo a tutti, perché quando i giovani scendono in piazza per il clima lo fanno per uno scopo più alto: non protestano contro il politico di turno o contro ciò che manca nella scuola, ma per qualcosa che riguarda tutti. Gli adulti non possono più dire che sono ragazzate– conclude Castelbianco- gli adolescenti di tutto il mondo rivendicano il diritto di non ereditare una terra inquinata, e hanno ragione”.
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