NEWS:

Parte da Bologna la spedizione alla ricerca degli ultimi Neanderthal

La ricerca, coordinata dal docente dell'Alma Mater Stefano Benazzi, mira a far luce in maniera definitiva sull'estinzione dell'Uomo di Neanderthal

Pubblicato:26-10-2023 17:55
Ultimo aggiornamento:26-10-2023 17:55
Autore:

uomo-neanderthal
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Alla ricerca degli ultimi Neanderthal. È la nuova spedizione in cui si sono imbarcati i ricercatori dell’Alma Mater di Bologna, grazie a un (cospicuo) finanziamento da 13 milioni di euro da parte dello European Research Council (Erc) attraverso il programma ‘Synergy’. Il progetto, chiamato ‘Last Neanderthals’, è coordinato da Stefano Benazzi, docente del Dipartimento di Beni culturali dell’Ateneo di Bologna, e vede la collaborazione anche dalle Università di Siena, Pisa, Colonia e Haifa. La ricerca mira a far luce in maniera definitiva sull’estinzione dell’Uomo di Neanderthal, che ad oggi rimane uno dei grandi interrogativi irrisolti del percorso evolutivo genere umano.

Quali sono le cause che hanno portato alla scomparsa di questa specie? Quale l’arco temporale e il contesto spaziale? Quale la catena di eventi che ha condotto allo sviluppo di questo fenomeno? Per cercare risposte a queste domande, i ricercatori si spingeranno oltre il contesto dell’Europa occidentale e centrale. Le indagini archeologiche saranno infatti estese ai siti dell’Europa orientale e sudorientale, ma anche a quelli dell’Asia occidentale e centrale, per comprendere la catena di eventi che ha portato all’estinzione dei Neandertaliani. Prima della loro improvvisa scomparsa, circa 40.000 anni fa, i Neanderthal sono infatti sopravvissuti per 350.000 anni in un vasto territorio che va dalla Penisola Iberica fino alla Siberia meridionale. Ma i siti archeologici europei da cui è emersa finora gran parte dei reperti neandertaliani si trovano in un’area periferica rispetto alle regioni in cui hanno abitato gli ultimi Neanderthal. Per questo si andranno a cercare nuove informazioni nelle zone in cui sono avvenute interazioni tra Neanderthal, Denisoviani e Homo sapiens.

“Per la prima volta lavoreremo in sinergia su queste regioni, per comprendere più nel dettaglio il declino dei Neanderthal- spiega Benazzi- raccoglieremo e modelleremo con precisione nuovi dati culturali, biologici e ambientali ad alta risoluzione, con l’obiettivo di fornire una prospettiva senza precedenti sulle dinamiche di popolazione degli ultimi Neanderthal e offrire una spiegazione esaustiva e convincente dei meccanismi che hanno portato alla loro estinzione”.


I progetti ‘Synergy’ finanziati dall’Erc sono iniziative scientifiche che puntano ad ampliare le conoscenze attraverso sinergie tra diversi gruppi di ricerca, ognuno coordinato da un ‘principal investigator’ con un curriculum scientifico di rilievo. Quello sui Neanderthal è il primo di questo tipo vinto finora dall’Alma Mater di Bologna.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it