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Calcio, Casini: “La Serie A pesa troppo poco in Figc”. Solo USA, Botswana e Sudafrica stanno messe peggio

Il Presidente di Lega: "Insoddisfatti dal documento sulle riforme. Il tema del peso è l'ultima delle priorità"

Pubblicato:26-02-2024 17:07
Ultimo aggiornamento:26-02-2024 17:07

Casini Serie A
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ROMA – “L’assemblea dei club ha esaminato il documento FIGC e non è rimasta soddisfatta dalle priorità segnalate. Viene posticipato l’intervento sulla governance del sistema federale e soprattutto sul riequilibrio di pesi e rappresentanze a favore della Serie A. La Serie A non si sente rappresentata per quello che dovrebbe essere“. E così Lorenzo Casini boccia, per l’ennesima volta il processo di riforma del calcio di Gravina. Questione di priorità, per il presidente della Lega.

“Resta il fatto che la sostenibilità economico-finanziaria sia una priorità – ha detto Casini dopo l’assemblea di lega – però ci aspettiamo che si affrontino prima le questioni di equilibrio dei pesi federali e di rappresentanza. Rispetto alle fasi indicate dalla FIGC, non condividiamo quell’ordine in cui il tema del peso della Lega viene per ultimo. La FIGC mette alla fine il sistema di riequilibrio. Noi vogliamo un modello Lega Serie A, non possiamo replicare modelli che esistono altrove. Si guarda a dove le cose funzionano, ma il tema è che vogliamo un sistema simile. Il sistema attuale non garantisce alla Serie A il peso che dovrebbe avere“. 

La Serie A vale solo il 12% dei voti in Figc

La rappresentanza della Serie A è un tema sensibile per i club. All’interno dell’assemblea FIGC la Serie A detiene il 12% dei voti, rispetto ad esempio al 17% della Lega Pro e al 34% della Lega Dilettanti. Uno studio realizzato dal Cies, riportato da Calcio e Finanza, dimostra che solo cinque leghe al mondo hanno meno di un quarto dei voti direttamente o indirettamente concessi nelle assemblee generali delle rispettive federazioni. Tra queste tre delle top 5 leghe europee: la Liga spagnola, la Serie A e la Premier League inglese, che a livello federale rappresentano rispettivamente il 14%, il 12% e il 7% dei voti. Oltre agli inglesi, hanno meno potere di voti della Serie A solo la MLS statunitense, la lega del Botswana e del Sudafrica.


Non è un caso se la Premier League s’è poi scissa, rendendosi indipendente: è il sogno della Serie A, nemmeno troppo taciuto.

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