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Bass Bunny, la voce dell’Urban: “Basta quello fatto con lo stampino”

Dopo la pandemia il giovane artista di Roma ha avviato la sua carriera da solista. Bedroom Vibes è il suo primo lavoro

Pubblicato:26-02-2024 12:15
Ultimo aggiornamento:26-02-2024 12:15
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ROMA – Un sold out a febbraio ad Ostia per un album introspettivo, a tinte forti. Ora al lavoro su un nuovo LP tutto elettronico. È sperimentazione e insieme poesia la produzione musicale di Valerio Bernardi, giovane artista romano di 22 anni, in arte Bass Bunny che proprio in pandemia, mentre il modo viveva chiusure e immobilismo, ha trovato la strada per lasua carriera di solista. Bedroom Vibes è il primo lavoro di Bass Bunny: “un climax” come lo definisce alla Dire, da Wild Boy, passando per vene introspettive come Pelle, Hellp me fino al brano finale Chesterfield blue. Una serata che nella Capitale ha visto lapartecipazione di tantissimi giovani.

Valerio Bernardi, 22 anni, nella musica ci è cresciuto: “A 7 anni suonavo il basso, prima quello di mio padre poi quello dimio zio, poi ho fatto canto”, racconta. Oggi il suo genere è l’Urban che poi in sé ne contiene tanti altri: trap, hip hop. L’ultimo cd è “cloud rap, unione di ritmica e batteria elettronica”, spiega.

Proprio in questi giorni è al lavoro per il prossimo disco “che- annuncia- sarà di genere hyperpop con influenze dall’elettronica spinta, fino a rendere uno stile quasi diplastica”.


LA MIA CARRIERA NATA DURANTE LA PANDEMIA DI COVID

Con il Covid– ricorda Valerio Bernardi- ho conosciuto FLStudio e lì oltre alla produzione elettronica e strumentale ho potuto avviare la mia carriera di solista“.

È da poco terminato Sanremo e un commento va d’obbligo alla musica main stream che risuona ormai martellante in radio. “La superficialità è il problema della musica di oggi, nel pop, ma anche nell’Urban o hip hop” ammette con nettezza il giovane artista, precisando che “non è critica a chi vende tanto, il mainstream si può fare in mille modi”.

E cita a questo proposito dueesempi eclatanti: Gangnam Style di Psy “destinato ad essere consumato in breve tempo e dimenticato dopo 6 mesi”, e il caso Malone che “riconosciuto come ‘artista di diamante’ è invece entrato nel cuore di tanti”.

Non si deve oggettivizzare l’arte– raccomanda- o farla confreddezza senza passione, così si finisce a fare musica con lo stampino”.

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